sabato 28 febbraio 2009

LE CAVE DI MARMO DI CARRARA
































































































































































































































































Tempo fa mi concessi una straordinaria gita - organizzata dalla gestione del Carrarafiere in occasione dell' annuale rassegna sui macchinari e gli per lavorazione del marmo - fino alle suggestive cave di Fantiscritti, a pochi chilometri da Carrara. Alla curiosità meramente professionale relativa a tutto il processo produttivo (visto di persona e non più solo teorico), si era unita la non meno appassionata ricerca di una dimensione antica, risalente ai tempi dei nonni e dei bisnonni e ormai perduta, purtroppo. Ma invece delle mie indegne parole, ritengo giusto passare direttamente alla pubblicazione di qualche foto da me scattata.

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Dai "Carmina Burana":

"Poiché provo nel mio animo un forte turbamento, al colmo dell'amarezza mi lamento di me stesso. Formato di materia assai leggera, mi sento simile ad una foglia con la quale gioca il vento. Mentre è proprio del saggio porre sulla roccia salde fondamenta, io stolto, mi paragono ad un fiume sempre in corsa che non si ferma mai sotto lo stesso cielo. Vado alla deriva come una nave priva di nocchiero, come un uccello che vaga per le vie del cielo; non c'è catena che mi trattenga, né chiave che mi rinchiuda, cerco i miei simili e mi unisco così ai malvagi. Condurre una vita austera è per me quasi impossibile; io amo infatti il gioco che mi piace più del miele. Qualunque impresa mi chieda Venere, che non risiede mai negli animi meschini, è una piacevole fatica. Percorro la via più facile com'è proprio dei giovani, e mi irretisco nei vizi scordando la virtù; più avido del piacere che della vita eterna, sono ormai morto nell'anima e curo solo il corpo."