sabato 7 febbraio 2009

LA "DOMUS" ROMANA














































































































A forza di vedere e rivedere il bellissimo kolossal "Il gladiatore", mi è venuta irresistibile la voglia di cimentarmi nella realizzazione da zero ed in 3D di una domus di epoca romana. Grazie alla raccolta di svariate immagini raccolte sul web - e soprattutto ispirato ad un bellissimo tutorial di Alessandro Dolfi pubblicato sulla rivistra specializzata 3D PROFESSIONAL - ho deciso di provare a creare una mia versione di questo soggetto estremamente interessante e di indubbio valore storico. In verità la ricostruzione - seppur virtuale - è stata frutto di un lavoro faticoso e non privo di difficoltà, essendo presenti una serie di variabili da dover prendere in considerazione per rasentare la verità storica e ridurre il margine di approssimazione al minimo essenziale: ovviamente mi sono preso qualche libertà estetica, chiamiamola pure "licenza poetica..."Ma cominciamo a far parlare le immagini. Ovviamente, partiamo dal... fondo, ovvero sia dalle immagini renderizzate, per renderci meglio conto del risultato di resa. Qui va considerata anche la relativa potenza dell' hardware, etc...

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Dai "Carmina Burana":

"Poiché provo nel mio animo un forte turbamento, al colmo dell'amarezza mi lamento di me stesso. Formato di materia assai leggera, mi sento simile ad una foglia con la quale gioca il vento. Mentre è proprio del saggio porre sulla roccia salde fondamenta, io stolto, mi paragono ad un fiume sempre in corsa che non si ferma mai sotto lo stesso cielo. Vado alla deriva come una nave priva di nocchiero, come un uccello che vaga per le vie del cielo; non c'è catena che mi trattenga, né chiave che mi rinchiuda, cerco i miei simili e mi unisco così ai malvagi. Condurre una vita austera è per me quasi impossibile; io amo infatti il gioco che mi piace più del miele. Qualunque impresa mi chieda Venere, che non risiede mai negli animi meschini, è una piacevole fatica. Percorro la via più facile com'è proprio dei giovani, e mi irretisco nei vizi scordando la virtù; più avido del piacere che della vita eterna, sono ormai morto nell'anima e curo solo il corpo."