venerdì 8 luglio 2011

POMERIGGIO HORROR

Giornata infernale, in stile Fantozzi.
Nel solo pomeriggio si sono fulminate due lampadine da 60 watt - con attacco grande - e, come vuole sempre la regola, con avevo nessuna lampadina di scorta della misura giusta. Nel frattempo si guasta pure la maledettissima lampada da tavola (comprata all' Ikea e che maledico)che crolla di botto collassandomi sulla testa proprio quando ero chinato sulla ciabatta a scollegare un paio di prese.
Ergo, comincio un brutto turpiloquio e dal cielo cadono giù in caduta libera decine e decine di angeli, arcangeli, derafini e cherubini...
Poi, come se non bastasse, nel ripostiglio (rimasto ovviamente buio per via della mancanza di una lampadina funzionante)riesco a farmi malissimo con più oggetti che mi cadono addosso a ripetizione e finiscono per mettere seriamente a repentaglio l' incolumità del sottoscritto. Insomma, mi auguro che l' incubo sia finito...

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Dai "Carmina Burana":

"Poiché provo nel mio animo un forte turbamento, al colmo dell'amarezza mi lamento di me stesso. Formato di materia assai leggera, mi sento simile ad una foglia con la quale gioca il vento. Mentre è proprio del saggio porre sulla roccia salde fondamenta, io stolto, mi paragono ad un fiume sempre in corsa che non si ferma mai sotto lo stesso cielo. Vado alla deriva come una nave priva di nocchiero, come un uccello che vaga per le vie del cielo; non c'è catena che mi trattenga, né chiave che mi rinchiuda, cerco i miei simili e mi unisco così ai malvagi. Condurre una vita austera è per me quasi impossibile; io amo infatti il gioco che mi piace più del miele. Qualunque impresa mi chieda Venere, che non risiede mai negli animi meschini, è una piacevole fatica. Percorro la via più facile com'è proprio dei giovani, e mi irretisco nei vizi scordando la virtù; più avido del piacere che della vita eterna, sono ormai morto nell'anima e curo solo il corpo."