giovedì 7 luglio 2011

I POLITICI CHE LAVORANO (?)

Con grande rammarico, vedo legioni di sfaticati perdigiorno che, di andare a lavorare, non ci pensano proprio. Nemmeno a morire. Gente che passa la vita a chiacchierare - soprattutto di idiozie - e che non ha il minimo contatto con il mondo che li circonda ed ha una percezione della realtà totalmente sfalsata e priva di qualsiasi ancoraggio verso il cielo attraverso voli pindarici.
Sono parassiti che niente di positivo offrono alla società a cui appartengono, quella stessa comunità che infettano e lasciano imputridire proprio a causa della loro esistenza; sono ignoranti, in tutte le materie che avevano affrontato ai tempi delle scuole elementari avevano già risultati mediocri, che sono ulteriormente peggiorati nel corso degli studi che hanno proseguito, quasi sempre grazie alla compiacenza di professori e funzionari che raramente riescono a resistere al fascino delle "bustarelle" (o tangenti che dirsi voglia).
Gente maleducata, avvezza a prevaricare i più deboli e ad imporsi su chi non possiede amici potenti quanto le loro. Persone senza alcuna moralità, che si concedono vizi di ogni sorta, droghe e prostitute ad ogni ora. Senza ritegno. Uomini e donne malati di egocentrismo, narcisismo all' ennesima potenza e deliri di onnipotenza, senza freni di alcuna sorta. Creature che farebbero schifo ad un catarro sputato sull' asfalto caldo di agosto continuano ad infestare le strade, i palazzi, le case ed i luoghi pubblici. Sono la cancrena di un corpo malato che potrebbe rinascere e risanarsi pienamente con le proprie forze, se solo riuscisse ad espellere tali cellule tumorali.
Amebe schifose che ricevono compensi esorbitanti ingiustificati e, proprio qui sta il bello. Perchè bisogna dare uno stipendio a chi produce dei danni gravissimi nei confronti della società in cui viviamo? A livello di situazione, sarebbe come se io dovessi dare un compenso anche alla banda di ladri che ha svaligiato il mio appartamento. Io, nel mio piccolo, avanzo una bellissima proposta, che spero sia condivisa anche da tutti quelli italiani onesti che sono stufi di questo marcio che corrompe anche l' aria che respiriamo noi ed i nostri cari. Mettiamo le catene a questa sudicia casta di privilegiati senza merito e costringiamoli a lavorare sul serio, mettendoli a costruire quelle infrastrutture di cui questo benedetto paese ha tanto bisogno: scuole da rimettere in sicurezza, ricostruire ed imbiancare, palazzi da ripristinare e restaurare, strade da rimettere in sesto e molto altro ancora. Quindi, a questo punto, poniamoli in stato di schiavitù e costringiamoli a lavorare, ma a lavorare sul serio, mettendo nelle loro mani gli attrezzi per lavorare. Perchè la parola LAVORO sulle loro labbra è come una bestemmia.

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Dai "Carmina Burana":

"Poiché provo nel mio animo un forte turbamento, al colmo dell'amarezza mi lamento di me stesso. Formato di materia assai leggera, mi sento simile ad una foglia con la quale gioca il vento. Mentre è proprio del saggio porre sulla roccia salde fondamenta, io stolto, mi paragono ad un fiume sempre in corsa che non si ferma mai sotto lo stesso cielo. Vado alla deriva come una nave priva di nocchiero, come un uccello che vaga per le vie del cielo; non c'è catena che mi trattenga, né chiave che mi rinchiuda, cerco i miei simili e mi unisco così ai malvagi. Condurre una vita austera è per me quasi impossibile; io amo infatti il gioco che mi piace più del miele. Qualunque impresa mi chieda Venere, che non risiede mai negli animi meschini, è una piacevole fatica. Percorro la via più facile com'è proprio dei giovani, e mi irretisco nei vizi scordando la virtù; più avido del piacere che della vita eterna, sono ormai morto nell'anima e curo solo il corpo."