venerdì 20 febbraio 2009

IL SERVIZIO MILITARE 7 - Il congedo


Eh... Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma a me sembra appena ieri. Cosa dire? Un' emozione bellissima, ubriacante, una sensazione di libertà mai provata prima! E' finita! E' finita! E' finita...!
Viva la libertà!

IL SERVIZIO MILITARE 5 - Gli amici








































Questo è invece il lato bello, meraviglioso ed unico dell' esperienza del servizio di leva obbligatorio. Scopri di avere dei fratelli, prima ancora che dei commilitoni. E, visto che ci sono anche dei serpenti pronti a pugnalarti alla schiena pur di leccare il culo ai superiori e trarre vantaggio da ogni situazione, impari anche a pararti il culo nella maniera più opportuna. Come a dire che non tutto il male viene per nuocere... Ci sono gli amici che porterai nel cuore tutta la vita (uno è addirittura mio testimone di nozze) ed altri sono sconvolti che si dimenticheranno pure che esisti e non si ricordano nemmeno dove hanno fatto il militare appena pochi anni prima. Sembra strano, ma ho conosciuto anche gente così..!






IL SERVIZIO MILITARE 4 - Servizi di caserma










































































































Il lato peggiore della naja, quello che ti fa odiare quegli schifosi barbagianni che se ne stanno seduti al governo, in parlamento ed in tutti quei pollai dove dirigono i destini dei poveracci come fossero pedine di qualche gioco da tavola. Guardie inutili, comandate senza senso, esercitazioni cervellotiche ed approssimative... E poi aggiungiamo pure le decine e decine di posti di lavaggio, pulizia di cameroni polverosi e cessi intasati traboccanti di stronzoli fumanti. Forse è proprio il fatto che ti trattano così male che fa scattare quella molla che diventa solidarietà e, successivamente, cameratismo.

IL SERVIZIO MILITARE 3 - Visita a Nave Garibaldi
















































Lo confesso. Fin da bambino il mio sogno era quello di poter salire a bordo della Portaerei Garibaldi, a quei tempi ammiraglia della flotta italiana ed orgoglio della Marina. In cuor mio pensavo fosse uno di quegli effimeri pensieri del tipo "mi piacerebbe fare l' astronauta" o "volerò sopra un caccia da combattimento" o altre menate del genere. Invece la vita è strana e ce l' ho fatta pure a salire a bordo della Garibaldi, appena un paio di mesi prima del congedo. A dire il vero, me la immaginavo un po' più grande, però... è stato bello lo stesso. Un' emozione da ricordare per tutta la vita.

IL SERVIZIO MILITARE 3 - La franchigia






















Quando mi parlarono per la prima volta di "franchigia", pensai che si riferissero a qualche tipo di polizza di rca, le assicurazioni per la circolazione di automobili, bonus/malus o qualcosa del genere. Non appena realizzai che invece tale appellativo gergale stesse ad indicare quella manciata di ore in cui ogni marinaio - ovviamente libero da servizi di guardia - era libero di poter uscire dalla caserma per respirare una boccata d' aria con i propri commilitoni, mi attrezzai con tanto di macchina fotografica e sorriso smagliante a novanta denti per farmi scattare decine e decine di fotografie che avrebbero ben presto riempito l' album da mostrare in futuro ai propri nipotini...

IL SERVIZIO MILITARE 2 - Il mio armadietto


Et voilà! Notate che schifo di armadietto che le Forze Armate (scusate l' espressione) assegnavano a noi, poveretti che venivamo strappati alle famiglie per essere ingroppati dallo stato. Non fatevi ingannare dalle apparenze, la parte era molto peggio di quello che sembra: tanto per cominciare, ad ogni marinaio toccava solamente metà dell' armadietto (l' altra metà veniva appioppata a qualche altro disgraziato).... Piccolo, rugginoso, fatiscente e rumoroso, dentro ti toccava infilarci tanta di quella roba - dal vestiario militare al piumino civile, passando per le riviste pornografiche di terza generazione - da fare scoppiare un magazzino nautico. Ma in fondo in fondo, finivi pure per affezionartici, al punto che ogni marinaio lo decorava costellandolo di ritagli da giornalini porno sempre freschi di giornata... Vecchio armadietto, quanta malinconia!

IL SERVIZIO MILITARE 1 - San Silvestro? In caserma e di guardia!


















L' ultimo giorno dell' anno, quel lontano 1997 così controverso ed avaro di soddisfazioni, si concluse tanto schifosamente che di più non si poteva, coerentemente con l' inizio e lo sviluppo perdurato nell' annata. Come avrebbe potuto il sottoscritto evitare di farsi mettere di guardia l' ultimo giorno dell' anno? Ma poi il bello è che, quando sei nella merda, arriva subito lo tsunami, con onde di letame alte trenta metri... Così si potrebbe commentare il fatto di essere stato piazzato insieme agli altri marinai assegnati al lavaggio delle gamelle ( i vassoi metallici dove mangiavamo noi militaretti di leva). E come se non bastasse questo, la suprema stronzità degli ufficiale di Maricentro culminò con il divieto di festeggiare durante il tempo libero ed appena terminati i servizi assegnati. Naturalmente, noi baldi giovani e scapestrati ventenni d' assalto, non ci facemmo minimamente turbare dall' iniquo divieto ed aggirammo con astuzia l' incombente ingiustizia facendoci rifornire (ovviamente di nascosto) di panettoni, spumanti, pizze, birra, torrone, amaretti, ecc. andando fieramente nel culo a tutta la Marina Militare Italiana ed a tutto lo stato maggiore della difesa (scritto minuscolo così imparano, tiè!)...

IL MIO IMPEGNO NEL CORPO MILITARE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA
















































Quasi un anno fa sono stato nominato ufficiale commissario in congedo del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, con tutti gli obblighi, i diritti e doveri, gli onori e gli oneri che questo comporta.
Per chi volesse approfondire ed avere notizie dettagliate riguardo al Corpo Militare C.R.I., l' arruolamento, la storia, i compiti, i mezzi, le risorse ed altro, consiglio di fare un salto presso questo link: http://www.cri.it/pages/get?type=news&sec=COM&cat=CMNEW&n=1
Qua mi limiterò ad esporre alcune delle foto scattate durante alcuni dei corsi di preparazione organizzati dal CM C.R.I.
Al momento appartengo all' VIII Centro di Mobilitazione di Firenze, ma bisogna precisare che, allo stato attuale delle cose, è in corso un' operazione di grande rinnovamento di tutta la componente e non solo, in ragione della quale ci dovrebbero essere cambiamenti epocali come l' ennesimo cambio dell' uniforme. Le foto che vedete qua si riferiscono a tre eventi in particolare: il Corso Informativo di Diritto Umanitario (Firenze, ottobre 2008); il Corso Informativo N.B.C. (dicembre 2008) e l' esposizione dei mezzi del Corpo Militare CRI presso gli stand del Carrarafiere al "4x4 Fest" (Marina di Carrara, ottobre 2008).
Eviterò per il momento di esporre le cose che non vanno e quelle che mi fanno veramente incazzare in ambito CRI, ma mi limiterò a parlare dell' immensa, insostituibile emozione che riesce a dare quell' uniforme che identifica i militari della Croce Rossa Italiana, portatori di pace neutrali e sempre pronti ad offrire il proprio aiuto alle vittime civili ed ai feriti di guerra. Per alcuni può sembrare un controsenso, quello di vestire l' uniforme militare e, al contempo, offrirsi come soccorritore neutrale durante i conflitti, ma in verità non esiste nessuna contraddizione, poichè il Corpo Militare CRI venne istituito proprio per risolvere il problema dell' assistenza dei feriti in battaglia. Ci sarebbero miliardi ancora di cose da dire... ma ci sono persone ben più qualificate di me (al momento, s' intende) per approfondire l' argomento. Intando, godetevi le immagini.
Anche la mia primogenita Arianna adora il Corpo Militare della CRI, tanto che, durante l' esposizione dei mezzi dell' Arma, non ha resistito alla tentazione ed è salita a bordo per scattare qualche foto!

Dai "Carmina Burana":

"Poiché provo nel mio animo un forte turbamento, al colmo dell'amarezza mi lamento di me stesso. Formato di materia assai leggera, mi sento simile ad una foglia con la quale gioca il vento. Mentre è proprio del saggio porre sulla roccia salde fondamenta, io stolto, mi paragono ad un fiume sempre in corsa che non si ferma mai sotto lo stesso cielo. Vado alla deriva come una nave priva di nocchiero, come un uccello che vaga per le vie del cielo; non c'è catena che mi trattenga, né chiave che mi rinchiuda, cerco i miei simili e mi unisco così ai malvagi. Condurre una vita austera è per me quasi impossibile; io amo infatti il gioco che mi piace più del miele. Qualunque impresa mi chieda Venere, che non risiede mai negli animi meschini, è una piacevole fatica. Percorro la via più facile com'è proprio dei giovani, e mi irretisco nei vizi scordando la virtù; più avido del piacere che della vita eterna, sono ormai morto nell'anima e curo solo il corpo."