venerdì 11 settembre 2009

Sto partendo per l' Abruzzo, Emergenza Terremoto 2009

Tra una manciata di ore partirò per l' Abruzzo, destinazione L' Aquila, con il Corpo Militare CRI. L' uniforme è in ordine, la mimetica e gli anfibi sono OK, le valige pronte. "Tenente Rossi, bentornato..." Ciao a tutti, ci risentiamo tra un paio di settimane. Ciaoooooooo

venerdì 4 settembre 2009

Sul sito italiano dedicato ai meravigliosi G.I.JOE, ho pubblicato un piccolo tutorial sulla costruzione di diorami... Lo ripropongo qua sul mio blog, sperando che a qualcuno piaccia.

lunedì 27 luglio 2009

MODELLISMO: LA CASERMA DEI G.I.JOE

Clamoroso al Cibali ! Oggi sono riuscito a vincere la mia fenomenale pigrizia ( che è andata in pausa caffè ma tornerà in vigore in breve) per dirvi che non mi sono dimenticato di scrivere od agggiornare il blog... E' solo che sono un tantino impegnato nell' hobby del modellismo.
In effetti sto realizzando un diorama di un edificio, nello specifico una caserma dei G.I.Joe - pertanto in scala 1:18 - interamente in compensato ed espandibile aggiungendo nuove sezioni (ancora da costruire) come nuovi uffici, vano ascensore e scale, etc...
Per meglio operare, ho acquistato un trapano da modellismo della serie Dremel 300 con albero flessibile, sgorbie, tagliabalsa, una marea di chiodi, etc. e, poco per volta, le mie idee stanno prendendo forma. E' una gran faticaccia, ma è anche tremendamente divertente!!!!!!!!!!!!!!!!
Se torneremo alla vita in campagna, io farò il falegname!!!
Ma basta con le parole, date un' occhiata al piano terra (ovviamente non ancora verniciato) del pianterreno!

giovedì 9 luglio 2009

Altri JOES arrivati a casa !

Eh eh eh eh eh... Giorni fantastici !
Anche e soprattutto perchè sono arrivati quasi i G.I.Joe che ho acquistato su Ebay...
Che bello!!!!! Sto già progettando un magnifico diorama sul quale realizzare uno scenario degno dei protagonisti. A domani per la pubblicazione delle foto.

venerdì 3 luglio 2009

Rock' n Roll (il mitragliere, s' intende!)

Oggi è arrivato anche il mitico "Rock'n'Roll", direttamente dal Minnesota (USA)... e va ad affiancarsi al commilitone Leatherneck.

Nel cartone animato era uno dei miei preferiti, con quell' enorme mitragliatrice pronta a distruggere tutto... YOjoe!!!!




giovedì 2 luglio 2009

VIAREGGIO

Tutto il mondo conosce e sa cosa è successo in questi giorni a Viareggio. L' immane tragedia che è successa in uno dei posti ai quali sono più legato per i tanti, tantissimi ricordi, mi rende partecipe del dolore dei poveri cittadini della città del Burlamacco. Amici, ex compagni di classe ai tempi delle superiori, commilitoni e compagni di naja durante la leva e miliardi di ricordi che non basterebbero due vite per raccontarli.
Io, fra i tanti ricordi, ne scelgo uno che è quello che emerge sopra gli altri, per motivi che sfuggono alla mia comprensione è quello al quale sono più legato, considerando che l' incidente ferroviario è successo proprio lì.Tutto il mondo ha visto, nei servizi in tv e sul web la grande passerella pedonale che sovrasta la passerella e conduce a Via Ponchielli: ebbene, quando avevo 16 anni e non ancora nè patente, nè motorini , nè bici, partivo da Pietrasanta (dove abitavo) e prendevo il treno per raggiungere Viareggio. Raggiungevo la grande passerella, la attraversavo e raggiungevo a piedi un mio caro compagno di classe che abitava nel quartiere Terminetto, all'altezza della caserma dei Vigili del Fuoco. Quante volte l' ho attraversata con l' amico spensierato di un ragazzino che va a studiare (ma soprattutto giocare al computer) con uno dei suoi migliori amici...
Una volta, la Via Ponchielli, mi è toccata farmela correndo, inseguito da un cane piccolo ma decisamente ostile ed intenzionato ad assaggiare i mie polpacci.
E adesso rivedo in tv le immagini dei primi soccorsi, le fiamme infernali ed altissime che lambivano proprio quella passerella impregnata di ricordi. Quelle fiamme assassine che hanno ucciso e cancellato la vita di esseri umani nell' arco di frazioni di secondo, mentre hanno condannato altre vittime ad una lenta ed atrocissima agonia negli ospedali di mezza Italia.
Proprio in occasione dell'organizzazione dei soccorsi, nella mattina del 30 giugno sono stato convocato presso la base logistica della Croce Rossa Italiana di Marina di Massa, in quanto Ufficiale della Riserva del Corpo Militare CRI; oltre a me, una mezza dozzina di volontari tra militi, caporali e sergenti.
Purtroppo, nel mio piccolo, essendo un sottotenente commissario - ovvero specializzato in attività gestionali ed amminiatrative anzichè mediche - la mia utilità è stata limitata al lavoro d' ufficio e nell'organizzazione della logistica... Ma alla fine del secondo giorno (essendo un incarico di 48 ore) mi sono recato di persona a Viareggio, presso la zona del "palazzetto dello sport" in Darsena, dietro lo stadio,all' interno del quale erano stati montati i letti da campo della CRI Militare, ovvero le nostre brandine per emergenze di questo tipo.
Ho visto con i miei occhi sia il bene che il male: militi di bassa forza e di truppa che si facevano il "mazzo" nobilitando l' uniforme che indossiamo e, purtroppo, sottufficiali pieni di boria che si vantavano di avere stretto la mano dei "personaggi" più importanti e si piazzavano davanti alle telecamere in cerca di visibilità. Roba da far girare nella tomba il povero Dunant come una trottola... Speriamo che il Commissario Straordinario Rocca riesca a ripulire il Corpo Militare dalle mele marce e restituirlo all' antico splendore: molti militari CRI non conoscono neppure i sette principi della Croce Rossa (Umanità, Neutralità, Imparzialità, Volontariato, Indipendenza, Unità ed Universalità). Molti entrano solo per il gusto di mettersi una divisa addosso perchè esaltati. ma come si fa ad avere una mentalità del genere quando si chiede di arruolarsi in un Corpo che ha come emblema un simbolo sanitario??? Meditate, gente, meditate. Come diceva Renzo Arbore in un vecchio spot pubblicitario di tanti anni fa.
Se avete una mentalità del genere o cercate solo una scusa per mettervi una divisa addosso, non ci pensate nemmeno ad entrare nel Corpo Militare della Croce Rossa. Non fa per voi.
E chi è già dentro solo per avere uno stipendio ma senza alcuna vocazione umanitaria ma solo per esaltare la propria vanità, farebbe bene ad uscire. Meditate gente, meditate.

Non avete idea di quanto mi faccia incazzare dover riconoscere che Rocca abbia molta più ragione di quanto si pensi...
Mah... Comunque, io mi sono chiarito parecchio le idee riguardo soprattutto a certi sottufficiali dal comportamento discutibile e che in futuro, qualora i nostri destini si dovessero nuovamente incrociare, avranno la vita molto più difficile. Parola mia.

YOJOE!

E' arrivato Leatherneck !


Ma come chi è Leatherneck? Ma è uno dei personaggi più ganzi dei G.I. - Joe, serie di cartoni animati degli anni '80 ed inizio anni '90...
Dopo tanti, tantissimi anni di sonnolenza, è tornata a sbocciare la passione per questa mitica serie... Ed ho cominciato a fare acquisti su Ebay, cercando negli Stati Uniti di riassemblare almeno una parte dei miei vecchi amici in miniatura!


Le action figure (che io ho sempre chiamato riduttivamente e con approsimazione "soldatini") dei G.I.Joe sono stati sempre tra i miei preferiti in assoluto, insieme ai M.a.s.k. ed ai "Masters of the Univers" di prima generazione.
Intanto mi godo il marine Leatherneck, che non avevo mai avuto occasione di acquistare nemmeno da bambino (minchia, l' avevo visto a quei tempi presso una vecchio negozio di giocattoli sul lungomare di Lido di Camaiore ma non avevo in tasca quelle maledette novemila lire per comprarlo ! )
Poco male, meglio tardi che mai..!
Per il 25° anniversario della creazione della serie di action figure, sono stati creati dei personaggi ancora più belli e snodabili di quelli con i quali giocavano noi, irriducibili fanatici della "Forza Irresistibile" ma... io preferisco ovviamente quelli più vecchi ! Dove la vogliamo mettere altrimenti la componente affettiva? Eh eh eh...
Adesso aspetto nei prossimi giorni l' arrivo dei suoi compagni... Corri, postino! Corri !

giovedì 18 giugno 2009

Altri Tucani...

Tucani. Brutte bestiacce, uccelli goffi e sgraziati che non mi sono mai piaciuti. Davvero. Non ho mai avuto simpatia per quell' assurdo becco di cheratina che sembra uscire fuori da uno scherzo dalla natura.
Eppure, prima di procedere alla fase di texturing, ho deciso di modellarne altri 3 ed inserirli nella scena.



sabato 13 giugno 2009

Work in progress - Lavori in corso IL TUCANO


Riguardo al mio amico tucano, in fase di modellazione ho deciso di aggiungere un simpatico amico con il quale condividere una buona pausa caffè... Certo, le proporzioni sono state reinventate, è ovvio che i nidi dei tucani non siano enormi e che i suddetti volatili non abbiano le dimensioni di passerotti o fringuelli: mi sono preso qualche "licenza artistica", altrimenti avrei scattato una foto, no?

mercoledì 27 maggio 2009

EVVIVA LA CREATIVITA'

E' un periodo straordinario. Sto bene come non lo sono mai stato in vita mia. La fiducia riposta in me ha prodotto un effetto addirittura insperato fino a pochi mesi fa: la vena creativa è tornata finalmente a godersi queste torride giornate tardo - primaverili, un po' come una tenera lucertolina che si affaccia al tepore solare e beneficia della clemente giornata.

Sto bene e sono felice. Come non lo sono stato mai. E pensare che solo tre mesi fa sfogliavo la margherita nel macabro dubbio di scegliere come lasciarmi morire. Un suicidio di protesta, verso un mondo che aveva tradito le mie aspettative (in ambito lavorativo, s' intende) ed aveva completamente disseccato le radici del mio buonumore.

Del rapporto con la fede, con la divinità, poi, non parliamone. La sensazione di essere stato abbandonato da Dio era diventata ormai una certezza, un po' come se il Padreterno mi avesse cacciato a calci nel culo in una dimensione infelice ed irrealizzata. Da qui l' inevitabile scoramento e la voglia di mandare a quel paese tutto ciò che ti circonda. Quante delusioni. Dagli imprenditori falliti e cialtroni, bugiardi ed opportunisti, ai leccaculo di provincia aggrappati ai tentacoli della politica locale fino a tanti altri, troppi, stronzi. E gli amici (?) poi, te li raccomando...

Buoni solo a mangiare una pizza con te il sabato sera, facendo finta che tutto vada bene (ma senza minimamente azzardarsi ad aiutarti a ritrovare lavoro).
Della Croce Rossa Militare, poi... peggio ancora. Tutti troppo impegnati a farsi i propri affari e non voglio aggiungere altro.
Solo la mia famiglia, mia moglie e le mie figlie dolcissime, sono state l' unica roccaforte che mi aveva difeso dalla crudeltà (reale, non paranoica) del mondo esterno. Ciò nonostante, proprio per non rovinare loro la vita, ero risoluto più che mai a prendere commiato anche dalle mie gioie più care. E INVECE NO.

Nel mio momento più nero è arrivata la svolta dietro l' angolo. Grazie, Ingegnere, per la fiducia e per l' incarico di prestigio, per il contratto a tempo Indeterminato per la mia scrivania, per il mio computer ma soprattutto grazie per aver creduto in me.
In conclusione vi presento questo abbozzo di aquila che ho iniziato a modellare con il magnifico software 3D Blender, (che è gratis !) e che completerò quanto prima..!

sabato 23 maggio 2009

UN EROE IMMORTALE

Come tutti sapete, oggi ricorre il triste anniversario del vile attentato costato la vita al giudice Falcone, alla moglie ed agli uomini della scorta. Ricordo tutto perfettamente, a distanza di tanti anni come fosse successo cinque minuti fa, l' orrore nell' apprendere la notizia dell' assassinio dell' unico eroe dei tempi recenti.
Eh, già... Nella primavera del 1992 ero un ragazzino di 16 anni che ascoltava le canzoni degli 883 e trascorreva i suoi pomeriggi a giocare a pallone con gli amici, i fine settimana in discoteca alla "Caravella" (poi divenuta "Cupido" e "Midhò") di Forte dei Marmi oppure al "Cavalluccio" di Lido di Camaiore, in attesa della storia importante...
Avevo ancora i miei capelli (lo so che sembra strano, ma anch' io ho avuto i capelli !), quella folta capigliatura rossa alla quale ero più che affezionato - e che in breve avrebbe lasciato il mio cranio liscio come una palla da biliardo - e mille e più sogni per la testa.
Uno di questi era proprio quello di emulare le gesta di un celebre Giudice di Palermo, da alcuni anni noto alle cronache per aver messo alle strette niente po' po' di meno che la mafia.
In una terra martoriata ed infamata da una piaga come "cosa nostra", nessuno più del giudice Falcone era all' altezza della nomea di eroe.
Non uno sceriffo da Far-West con la pistola in mano, ma uomo dello stato ( uno stato che assurdamente lo lasciava a combattere da solo contro la piovra mafiosa) che combatteva con gli strumenti messi a disposizione dalla legge e dalla costituzione. Per me un eroe immortale, a dispetto dei vigliacchi che lo uccisero. Un esempio non solo per chi ha la Sicilia nel sangue, ma per chiunque non accetti la prepotenza e la crudeltà, la corruzione e la disonestà.
Nemmeno il dolore che si rinnova ogni anno per la perdita di un uomo carismatico e simbolo pragmatico di quella giustizia che - a noi, comuni cittadini, appare assurdamente troppo lontana, iniqua, disinteressata ai nostri reali problemi, oltre che connivente con troppi paradossi all' italiana - riesce a cancellare la voglia di apprendere ciò di straordinario che ha lasciato a noi lo straordinario lavoro di Giovanni Falcone.

sabato 2 maggio 2009

ESISTE UN CICLISTA CHE RISPETTA IL SEMAFORO

Non ci posso ancora credere, anche pizzicandomi la pelle e avendo opportunamente constatato che non sto vagando nel mondo dei sogni, faccio ancora fatica a crederci. Prima o poi me ne farò una ragione. Un po' a fatica, ma ce la farò. So che qualcuno mi prenderà per visionario, ma stamattina ho visto con i miei stessi occhi un ciclista fermo al rosso del semaforo, nella zona del Johnny Fox a Marina di Carrara. E non perchè avesse forato una gomma o per un crampo alla gamba o per un qualsiasi altro motivo di forza maggiore che gli impediva di proseguire la corsa: era la sua scelta di educazione civica e di rispetto verso il resto della comunità "civile".
Civile si fa per dire, perchè un popolo di maleducati come quello italiano non si ritrova nel resto del mondo. Ci vorrebbero mesi solo per provare ad elencare alcuni degli atteggiamenti arroganti e prepotenti dell' italico popolo, insofferente nel rispettare le regole, le leggi e le consuetudini più basilari pur di appagare il proprio egoismo. Strafottenti e cafoni, disordinati e ritardatari, spacconi e pieni di sè, corrotti e fancazzisti, sempre pronti ad approfittare delle situazioni con odioso opportunismo: gli Italiani amano ignorano che la libertà di un individuo finisce proprio dove comincia quella di un altra persona.
A cominciare dai politici (scusate l' orribile parola) che a ben vedere riassumono ed ingigantiscono pure in maniera esponenziale i difetti e gli orrori dei loro sciocchi elettori, passando per altre grame categorie come automobilisti, camionisti, vigili urbani, avvocati, giudici, etc... tutte queste tristi caratteristiche possono essere raccolte da una categoria che proprio non riesco a sopportare: mi riferisco a quella razza di ciclisti cialtroni che inforcano una bicicletta e, pedalando come dannati, infrangono ogni norma del codice della strada. Come un gregge di "pecoroni", li vedi passare col rosso, bucare gli stop, tagliare la strada, sfiorare pericolosamente i pedoni che attraversano pericolosamente le strisce e molto altro ancora. Purtroppo. Questo senza che nessuno muova mai un dito. Eh, già. Non mi è ancora capitato di vedere dei poliziotti rincorrere dei ciclisti che sono appena passati col rosso, carabinieri che fermino questi deficienti ad un posto di blocco, etc. Niente. Nessuno ha mai proposto di risolvere il problema in maniera semplice ed immediata (almeno per quanto riguarda la questione dei semafori) obbligando i produttori di biciclette a mettere una targa - o un microchip identificativo - attraverso la quale si possa risalire inequivocabilmente al trasgressore e punirlo adeguatamente e come sarebbe giusto.
Un' odiosa IMPUNITA' che non si può tollerare più. Io sono una persona buona come il pane, a detta di chi mi conosce. Ma il giorno in cui personalmente deciderò di farmi giustizia da solo, beh... potete stare ben certi che sarà una vendetta memorabile. Anche per questo non credevo ai miei occhi, vedendo quel momento di civiltà - incredibilmente da parte di un ciclista - che dovrebbe essere la norma e non l' eccezione. E cominciavo a meditare che bisognerebbe creare associazioni per la protezione e tutela delle brave persone, visto che quelle poche che ci sono in circolazione, sono sempre di meno e dovrebbero essere salvate.

Dai "Carmina Burana":

"Poiché provo nel mio animo un forte turbamento, al colmo dell'amarezza mi lamento di me stesso. Formato di materia assai leggera, mi sento simile ad una foglia con la quale gioca il vento. Mentre è proprio del saggio porre sulla roccia salde fondamenta, io stolto, mi paragono ad un fiume sempre in corsa che non si ferma mai sotto lo stesso cielo. Vado alla deriva come una nave priva di nocchiero, come un uccello che vaga per le vie del cielo; non c'è catena che mi trattenga, né chiave che mi rinchiuda, cerco i miei simili e mi unisco così ai malvagi. Condurre una vita austera è per me quasi impossibile; io amo infatti il gioco che mi piace più del miele. Qualunque impresa mi chieda Venere, che non risiede mai negli animi meschini, è una piacevole fatica. Percorro la via più facile com'è proprio dei giovani, e mi irretisco nei vizi scordando la virtù; più avido del piacere che della vita eterna, sono ormai morto nell'anima e curo solo il corpo."