Tantissimi auguri di Buone Feste a tutti!
Gli auguri di un felice Natale e la speranza che l' anno nuovo ci veda spazzare via tutti quei corrotti che appestano la nostra nazione.
Auguri a tutti!
Raimondo Rossi Custom Toys, italian customizer of action figures. Dioramas, scratchbuildings and much more cool stuff....! And unofficial crazy GI Joe dio-stories maker!
venerdì 23 dicembre 2011
sabato 26 novembre 2011
LE MIE CINGHIE PER FUCILI PER ACTION FIGURES, FATTE A MANO!
Ecco le prime foto della mia ultima pazzia, ovvero la creazione di una serie di cinghie per fucili d' assalto, mitragliatori, etc. per action figures in scala 1/18 o comunque della taglia dei G.I. Joe!
Sono tutte funzionanti, cioè la cinghia si può allungare o accorciare a seconda del proprio gusto e delle proprie esigenze!
Queste cinghie e cinture sono state fatte da me completamente a mano, con parecchia pazienza e divertimento..!
Prossimamente in arrivo la nuova collezione di fondine cosciali ed altri accessori!
For foreigner people: Here are some shot of my handcrafted, scratchbuilded and custom belt and slings for 1/18 action figures...Enjoy them!
Sono tutte funzionanti, cioè la cinghia si può allungare o accorciare a seconda del proprio gusto e delle proprie esigenze!
Queste cinghie e cinture sono state fatte da me completamente a mano, con parecchia pazienza e divertimento..!
Prossimamente in arrivo la nuova collezione di fondine cosciali ed altri accessori!
For foreigner people: Here are some shot of my handcrafted, scratchbuilded and custom belt and slings for 1/18 action figures...Enjoy them!
venerdì 11 novembre 2011
Here are my last custom action figures, created from few old spare parts. I hope you can enjoy them!
Ecco il frutto delle mie ultime fatiche, tutti i miei personaggi sono stati creati partendo da pezzi originali ma rovinati o logori, rottami o poco più. Dopo un paziente lavoro di limatura, lavorazioni varie e verniciatura con i colori acrilici della Citadel - Games Workshop, ecco infine che il lavoro è terminato!
Ecco il frutto delle mie ultime fatiche, tutti i miei personaggi sono stati creati partendo da pezzi originali ma rovinati o logori, rottami o poco più. Dopo un paziente lavoro di limatura, lavorazioni varie e verniciatura con i colori acrilici della Citadel - Games Workshop, ecco infine che il lavoro è terminato!
lunedì 26 settembre 2011
IL VIDEO DEL MIO DEFIANT
Finalmente, ecco il video del mio shuttle dei G.I. Joe!
link
http://www.youtube.com/watch?v=skpkbLReOGM
link
http://www.youtube.com/watch?v=skpkbLReOGM
IL SITO DI VYNIL
Nei giorni scorsi ho collaborato alla realizzazione di contenuti per un nuovo bellissimo sito creato da due amici, Nino e Francesco, e che spero cresca ancora moltissimo, in maniera esponenziale.
Il sito, dedicato ai vecchi, straordinari giocattoli in vinile, è il seguente:
link
Ho pubblicato alcuni post con qualche immagine dei miei lavori, della mia collezione e qualcos' altro. Insomma, guardate ed iscrivetevi al forum, che sarete in buona compagnia.
Il sito, dedicato ai vecchi, straordinari giocattoli in vinile, è il seguente:
link
Ho pubblicato alcuni post con qualche immagine dei miei lavori, della mia collezione e qualcos' altro. Insomma, guardate ed iscrivetevi al forum, che sarete in buona compagnia.
giovedì 15 settembre 2011
MIO WORK IN PROGRESS: CUSTOM DUSTY MULTICAM CAMO
Pubblico anche qua il mio nuovo lavoro, un work in progress che ha per protagonista la mia versione custom di Dusty. Ci è voluto molto tempo per realizzare una versione accurata e realistica della mimetica Multicam, adatta sia ad ambienti desertici che boschivi...
Manca ancora qualche rifinitura, come un nuovo taglio di capelli e qualche altra idea che sto meditando ma sono già molto soddisfatto e felice del risultato ottenuto.
Bando alle ciance ed ecco la foto del mio personaggio:
Manca ancora qualche rifinitura, come un nuovo taglio di capelli e qualche altra idea che sto meditando ma sono già molto soddisfatto e felice del risultato ottenuto.
Bando alle ciance ed ecco la foto del mio personaggio:
giovedì 8 settembre 2011
MY DEFIANT SHUTTLE COMPLEX DEI G.I.JOE
La foto è sicuramente un po' sfocata a causa della fretta che avevo di mettere una sua immagine sul blog...
venerdì 26 agosto 2011
PICCOLO VIDEO POST-FEBBRONE
In questi ultimi giorni sono stato k.o. per via di una fastidiosa forma influenzale, con febbre a 39 (!) ma soprattutto una tremenda debolezza nel corpo ed una micidiale sensazione di avere avuto le ossa stritolate da una pressa idraulica.
Ma ieri sono riuscito a creare un piccolo video con le immagini della settimana scorsa, sempre a base di eroici giocattoli!
http://www.youtube.com/user/rossiraimondo1976?feature=mhee#p/a/u/0/eo5H4Be3AZc
Ma ieri sono riuscito a creare un piccolo video con le immagini della settimana scorsa, sempre a base di eroici giocattoli!
http://www.youtube.com/user/rossiraimondo1976?feature=mhee#p/a/u/0/eo5H4Be3AZc
venerdì 19 agosto 2011
ALPINE IN MISSION !!!!
Ecco il mitico Alpine della serie 1985 G.I. Joe della Hasbro, appostato in mezzo alla vegetazione in attesa di eventuali movimenti del nemico nella pianura sottostante !
AVREI PREFERITO GOZILLA.....
Mah... A forza di vedere i cartoni animati, da bambino temevo ragionevolmente che la terra sarebbe stata prima o poi invasa da schiere di mostruosi robot invasori o da spaventose creature aliene decise a schiavizzare l' umanità o, nel caso peggiore, di cancellare il genere umano dall' universo. Beh, mi ricordo ancora che mi si gelava il sangue nelle vene quando vedevo i fotogrammi del primo vecchio Gozilla (prodotto negli anni '50?) e non avrei proprio saputo dove nascondermi nell' eventualità che quel famelico lucertolone avesse deciso di venire in Toscana, dalle mie parti.
Va detto che, all' inizio degli anni '80, quando si parlava dell' imminente arrivo del nuovo millennio, pensando al 2000 moltissimi ipotizzavano - tanto per fare un esempio - che al posto delle automobili nelle città avrebbero circolato dei dischi volanti o comunque altrettanto originali, stravagantissimi e futuristici veicoli.
Niente di tutto questo, come ben sappiamo.
Nemmeno per quanto riguarda la fantasiosa invasione da parte degli alieni (!!!!!) ma in compenso per quanto riguarda la realtà, nel senso che mai e poi mai avrei immaginato che la mia amata patria sarebbe stata violentata da un regime corrotto e guidato da farabutti senza scrupoli, avidi e senza moralità, collusi con la criminalità organizzata e malvagi esponenti della massoneria (se esiste un Dio, che li maledica tutti).
Al giorno d' oggi, facendo un bilancio sereno ed accurato, a pensare ai danni che questi bastardi hanno fatto a me ed a tutta la povera gente di questo paese, avrei preferito un' invasione aliena o l' arrivo di Gozilla...
Va detto che, all' inizio degli anni '80, quando si parlava dell' imminente arrivo del nuovo millennio, pensando al 2000 moltissimi ipotizzavano - tanto per fare un esempio - che al posto delle automobili nelle città avrebbero circolato dei dischi volanti o comunque altrettanto originali, stravagantissimi e futuristici veicoli.
Niente di tutto questo, come ben sappiamo.
Nemmeno per quanto riguarda la fantasiosa invasione da parte degli alieni (!!!!!) ma in compenso per quanto riguarda la realtà, nel senso che mai e poi mai avrei immaginato che la mia amata patria sarebbe stata violentata da un regime corrotto e guidato da farabutti senza scrupoli, avidi e senza moralità, collusi con la criminalità organizzata e malvagi esponenti della massoneria (se esiste un Dio, che li maledica tutti).
Al giorno d' oggi, facendo un bilancio sereno ed accurato, a pensare ai danni che questi bastardi hanno fatto a me ed a tutta la povera gente di questo paese, avrei preferito un' invasione aliena o l' arrivo di Gozilla...
venerdì 12 agosto 2011
SONO STANCO
Una citazione dal bellissimo film "Il miglio verde" (tra i protagonisti, Tom Hanks):
"... Sono stanco di andare sempre in giro solo come un passero nella pioggia; stanco di non poter mai avere un amico con me che mi dica dove andiamo, da dove veniamo e perchè; sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno agli altri uomini; sono stanco di tutto il dolore che io sento e ascolto nel mondo, ogni giorno... ce n'è troppo per me; è come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre... continuamente.."
"... Sono stanco di andare sempre in giro solo come un passero nella pioggia; stanco di non poter mai avere un amico con me che mi dica dove andiamo, da dove veniamo e perchè; sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno agli altri uomini; sono stanco di tutto il dolore che io sento e ascolto nel mondo, ogni giorno... ce n'è troppo per me; è come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre... continuamente.."
martedì 2 agosto 2011
I FILM CHE PIACCIONO A ME
Anche se non sono un esperto di cinema, anche a me piace guardare un bel film in tv. Preferibilmente in dvd, per evitare di sorbirmi quella ormai insopportabile ed esageratamente invadente pubblicità delle reti, sia nazionali che commerciali (a proposito, che Dio maledica chi ci costringe a pagare il canone rai!!!!).
Niente mi lascia dubbioso come la scelta tra i film presenti nella mia collezione: comincio a guardare perplesso tutte le copertine delle varie custodie, cercando di ricordarmi le scene principali, la trama, gli attori, etc. alla ricerca affannata di qualcosa che riesca a convincermi a scegliere un titolo piuttosto che un altro.
Ma la cosa più strana è che cerco di ricordarmi pure le sensazioni che quel film mi ha suscitato in precedenza: assurdo, come quasi se le emozioni che proviamo si potessero replicare meccanicamente solamente vedendo immagini già viste che si ripropongono uguali a sè stesse.
Va bene, lasciamo stare questa considerazione psico-filosofica da quattro soldi, anche perchè tanto non ci faccio mai caso e provo a ricordarmi se comunque il film da vedere fosse stato ababstanza "bello" da potere essere riguardato senza deludermi.
Ergo, dopo mezz' ora di tentennamenti e ripensamenti, prendo una decisione sofferta ed estraggo dalla custodia il film: a questo punto il gioco è fatto, la fase difficile è passata, un po' come l' artificiere che si asciuga la fronte dal sudore dopo aver disinnescato appena in tempo una micidiale bomba nucleare.
Bisogna dire che la maggior parte guardo i film da solo, visto che i miei gusti sono diametralmente opposti rispetto a quelli di mia moglie. Infatti, mentre quest' ultima propende per le commedie strappalacrime, le tragedie familiari e soprattutto i telefilm a base di medici, infermieri e portalettighe, il sottoscritto risulta totalmente allergico e refrattario ai generi appena elencati (oltre ovviamente ad odiare i reality-show ed i vari personaggi da tv spazzatura).
Io guardo solamente film (e telefilm) di azione pura e sfrenata, di adrenalina purissima fin dal primo secondo di proiezione, dove si comincia a sparare, menarsi, inseguire, etc. e non si finisce nemmeno dopo la sigla del film.
Insomma, ci deve essere una bella sparatoria tra militari o una classica irruzione di poliziotti in tenuta antiterroristica. A proposito, avete notato che ormai in tutti i telefilm si vestono tutti così, in stile s.w.a.t.? Una volta quello era l' abbigliamento peculiare delle teste di cuoio, mentre invece al giorno d' oggi si vestono così (almeno nei telefilm e nei film) praticamente quasi tutti i poliziotti, anche se vengono chiamati a salvare un gatto che si è arrampicato sull' albero... Mah!
Tornando a noi, se non voglio pentirmi del film che ho appena inserito nel lettore dvd, meglio che si tratti di un' opera nello stile di "BlacK Hawk Down", "Delta Force", "Comamndo", "Rambo", etc.
Insomma avete capito. Anche se non ci sono armi moderne, tra i preferiti non posso dimenticare mostri sacri del tipo "Il Gladiatore" di Ridley Scott, oppure "Le Crociate" (Kingdom of heaven) o il favoloso "300".
Se non c' è azione sfrenata, cado addormentato nel giro di pochi secondi.
Certo, mi piacciono anche alcune perle del tipo "il Miglio Verde" (anche se non mi piace Tom Hanks, il gigante nero recita una parte da applausi), "Ghost" dell' immenso e purtroppo recentemente scomparso Patrick Schwaize e pochi altri. Ma si tratta di eccezioni che confermano la regola...
Insomma, se volete venire a vedere un film in mia compagnia, ora sapete a cosa andate incontro !!!!
Niente mi lascia dubbioso come la scelta tra i film presenti nella mia collezione: comincio a guardare perplesso tutte le copertine delle varie custodie, cercando di ricordarmi le scene principali, la trama, gli attori, etc. alla ricerca affannata di qualcosa che riesca a convincermi a scegliere un titolo piuttosto che un altro.
Ma la cosa più strana è che cerco di ricordarmi pure le sensazioni che quel film mi ha suscitato in precedenza: assurdo, come quasi se le emozioni che proviamo si potessero replicare meccanicamente solamente vedendo immagini già viste che si ripropongono uguali a sè stesse.
Va bene, lasciamo stare questa considerazione psico-filosofica da quattro soldi, anche perchè tanto non ci faccio mai caso e provo a ricordarmi se comunque il film da vedere fosse stato ababstanza "bello" da potere essere riguardato senza deludermi.
Ergo, dopo mezz' ora di tentennamenti e ripensamenti, prendo una decisione sofferta ed estraggo dalla custodia il film: a questo punto il gioco è fatto, la fase difficile è passata, un po' come l' artificiere che si asciuga la fronte dal sudore dopo aver disinnescato appena in tempo una micidiale bomba nucleare.
Bisogna dire che la maggior parte guardo i film da solo, visto che i miei gusti sono diametralmente opposti rispetto a quelli di mia moglie. Infatti, mentre quest' ultima propende per le commedie strappalacrime, le tragedie familiari e soprattutto i telefilm a base di medici, infermieri e portalettighe, il sottoscritto risulta totalmente allergico e refrattario ai generi appena elencati (oltre ovviamente ad odiare i reality-show ed i vari personaggi da tv spazzatura).
Io guardo solamente film (e telefilm) di azione pura e sfrenata, di adrenalina purissima fin dal primo secondo di proiezione, dove si comincia a sparare, menarsi, inseguire, etc. e non si finisce nemmeno dopo la sigla del film.
Insomma, ci deve essere una bella sparatoria tra militari o una classica irruzione di poliziotti in tenuta antiterroristica. A proposito, avete notato che ormai in tutti i telefilm si vestono tutti così, in stile s.w.a.t.? Una volta quello era l' abbigliamento peculiare delle teste di cuoio, mentre invece al giorno d' oggi si vestono così (almeno nei telefilm e nei film) praticamente quasi tutti i poliziotti, anche se vengono chiamati a salvare un gatto che si è arrampicato sull' albero... Mah!
Tornando a noi, se non voglio pentirmi del film che ho appena inserito nel lettore dvd, meglio che si tratti di un' opera nello stile di "BlacK Hawk Down", "Delta Force", "Comamndo", "Rambo", etc.
Insomma avete capito. Anche se non ci sono armi moderne, tra i preferiti non posso dimenticare mostri sacri del tipo "Il Gladiatore" di Ridley Scott, oppure "Le Crociate" (Kingdom of heaven) o il favoloso "300".
Se non c' è azione sfrenata, cado addormentato nel giro di pochi secondi.
Certo, mi piacciono anche alcune perle del tipo "il Miglio Verde" (anche se non mi piace Tom Hanks, il gigante nero recita una parte da applausi), "Ghost" dell' immenso e purtroppo recentemente scomparso Patrick Schwaize e pochi altri. Ma si tratta di eccezioni che confermano la regola...
Insomma, se volete venire a vedere un film in mia compagnia, ora sapete a cosa andate incontro !!!!
mercoledì 27 luglio 2011
UN PENSIERO AMARO
Io sono convinto che, a differenza di quello che vogliono farci credere, noi Italiani abbiamo una forte coscienza nazionale che, seppure messa a dura prova dai problemi della vita quotidiana, si risveglia sempre nei momenti critici e di difficoltà estrema. Dello sport non me ne importa, parlo delle vere situazioni tragiche come lutti, stragi, catastrofi naturali, e quant' altro.
Il vero problema è che da anni sistono razzisti come quelli di un certo famigerato partito - che tra l' altro si trova attualmente pure al governo - che fanno ipocritamente leva su antichi problemi che affliggono la gente comune. Questi problemi, che vengono colpevolmente strumentalizzati da questi beceri, ignoranti e razzisti politici, saranno sbandierati solamente per arruolare ingenui miliziani che credono di trovare i paladini del proprio ideale (?) secessionista. Purtoppo questi sempliciotti non hanno ancora capito che essi stessi rappresentano delle pedine di scarso valore sulla scacchiera di un gioco di potere molto più grande di quanto possano immaginare. E che la loro utilità è funzionale solamente per arrivare agli interessi strettamente personali (soldi e potere) dei trogloditi che li rappresentano in politica.
Il vero problema è che da anni sistono razzisti come quelli di un certo famigerato partito - che tra l' altro si trova attualmente pure al governo - che fanno ipocritamente leva su antichi problemi che affliggono la gente comune. Questi problemi, che vengono colpevolmente strumentalizzati da questi beceri, ignoranti e razzisti politici, saranno sbandierati solamente per arruolare ingenui miliziani che credono di trovare i paladini del proprio ideale (?) secessionista. Purtoppo questi sempliciotti non hanno ancora capito che essi stessi rappresentano delle pedine di scarso valore sulla scacchiera di un gioco di potere molto più grande di quanto possano immaginare. E che la loro utilità è funzionale solamente per arrivare agli interessi strettamente personali (soldi e potere) dei trogloditi che li rappresentano in politica.
lunedì 25 luglio 2011
UN MOMENTO DI RELAX
Eccomi qua, in tutto il mio splendore, mentre mi impossesso del tavolo della cucina (approfittando dell' assenza di moglie e figlie che sono andate al mare) e mi metto a pasticciare con i colori a tutto relax !!!!!
Da notare l' avvolgibile totalmente abbassato per impedire al sole di entrare all' interno della cucina ! Ecco, devo confessare che sono un vampiro a tutti gli effetti...
Da notare l' avvolgibile totalmente abbassato per impedire al sole di entrare all' interno della cucina ! Ecco, devo confessare che sono un vampiro a tutti gli effetti...
venerdì 22 luglio 2011
MALINCONIA
Ci sono quelle giornate nere in cui vorresti urlare - come fa Eugenio Finardi - "Extraterrestre, portami via, voglio una stella che sia tutta mia..." perchè non c' è niente che ti vada a genio; ovunque ti volti, nulla ti riesce a dare una ragione minima di ottimismo. Il lavoro che non c' è (e non si riesce a trovare); lo spazio in casa che è inesistente, visto che poi si impiega più tempo a riordinare gli attrezzi che non a creare qualcosa; il computer che fa i capricci e minaccia di andarsene in ferie a tempo indeterminato; gli oggetti in disordine perenne sulla scrivania che avrebbero bisogno di un minimo di attenzione... E poi, se guardi all' esterno dalla finestra, poco t' importa che fuori ci sia il sole o la pioggia, il sereno o il maltempo, perchè tanto quello che conta è ciò che percepisci all' interno del cuore, dove il paesaggio è simile a quella nebbiosa brughiera inglese al tramonto.
Poi arrivano le mie monellacce a coinvolgermi nei loro giochi e così mando affanculo la malinconia almeno per un po'.
Poi arrivano le mie monellacce a coinvolgermi nei loro giochi e così mando affanculo la malinconia almeno per un po'.
giovedì 21 luglio 2011
venerdì 15 luglio 2011
AL DIAVOLO CHI DICE CHE GLI ITALIANI NON VOGLIONO PIU' FARE CERTI LAVORI
Scusate la volgarità che inevitabilmente stento a trattenere ingabbiata e fuoriesce ad imbrattare la strada della decenza e della pudicizia, ma l' argomento che vado oggi ad affontare mi colpisce visceralmente e non riesco a trattenere quella rabbia furiosa che vorrebbe abbattersi con furia di un maremoto sulle teste di quei soliti parassiti che affollano i palazzi di governo, parlamento, senato, regioni, province, comuni, comunità montane, consigli di amministrazione, etc.
Il mio sfogo di oggi ha come obiettivo tutta quella serie di inutili personaggi che, tra una cazzata e l' altra, ama mettere la ciliegina sulla torta sulla sua già inutile discussione. "Gli italiani non vogliono più fare certi lavori", dicono loro con quell' aria di saccenza che in realtà sottende il nulla. Vorrei vedere quanti di loro si sono mai "abbassati" a cercare lavoro in un cantiere edile qualsiasi, anche quello a pochi passi da casa propria. Magari si sarebbero sentiti rispondere dall' italianissimo titolare dell' impresa edile "no, grazie, mi dispiace. A me conviene assumere solo stranieri, li pago una cavolata e non si lamentano praticamente mai...".
Capito l' antifona? Non crediate che la situazione sia migliore per quanto riguarda i lavori più umili in altri settori, tipo quello turistico o la ristorazione. Provate a chiedere lavoro come lavapiatti in un ristorante, in una taverna, un pub, o in una bettola qualsiasi di quarto ordine. Niente da fare, a meno che non abbiate i benefici di legge degli apprendisti - che vengono sfruttati almeno quanto gli stranieri - oppure altre scappatorie legali che finiscono come sempre per arricchire e i soliti schifosissimi ladri che sguazzano nel mondo dell' imprenditoria italiana. L' immensa avidità di questi porci non ha limiti, ti chiedono di lavorare senza sosta, di fare il triplo di quello che le tue normali mansioni richiederebbe, di essere sempre formalissimo e di andare in bagno il meno possibile. Però quasi sempre dimenticano di applicare tanta pignoleria nei confronti di sè stessi, quando si tratta di pagare i propri dipendenti.
Ecco, il dipendente perfetto, per loro, deve lavorare gratis. Questo è il loro dogma. Ed a questo io rispondo perentoriamente: "Col cazzo. Se devo lavorare gratuitamente, piuttosto vado a fare vero volontariato e mi metto ad aiutare chi ha veramente bisogno. Non voglio contribuire ad arricchire chi mi vede solo come un animale da soma, da non rispettare e senza diritti".
Non posso fare a meno di incazzarmi su questo tema. Io ho sempre lavorato, anche durante gli studi alle superiori. Facevo il cameriere nel finesettimana (per cinquanta, massimo centomila vecchie lire della vecchia moneta). Ho lavorato per intere stagioni estive a Marina di Pietrasanta, ancora come cameriere presso una nota pizzeria, sia prima che dopo il diploma. Eh già, perchè tanto si sente sempre qualche testa di cazzo che ama ripetere che "gli italiani non vogliono più fare certi lavori". A tal proposito, se io avessi il potere e la facoltà di riscrivere il codice penale, sicuramente punirei questi ciarlatani ponendoli una palla al piede e costringendoli ai lavori forzati a tempo indeterminato. E magari impiegherei questi scansafatiche di professione a costruire autostrade, ponti e tutte quelle infrastrutture che mancano a questa nostra nostra amata e violentata nazione. Stuprata da questi ladri inetti che ci governano e NON ci rappresentano. E quando ci indignamo per le porcate che combinano quotidianamente e sistematicamente ai nostri danni, è proprio perchè noi, gente onesta e dalla morale cristallina, NON SIAMO COME LORO. Noi ci ammaziamo di lavoro anche quando restiamo a casa disoccupati, noi sappiamo fare i salti mortali anche senza risorse e riusciamo a mantenere a galla che, se fosse per loro, sarebbe già affondata da decenni.
Oltre che alle mie esperienze di lavoro giovanili da cameriere, in attesa del posto da impiegato - per il quale aveva studiato a scuola ed aveva conseguito meritatamente l' ambito titolo - il sottoscritto si era riciclato a fare pure il guardiano notturno, il portiere d' albergo, il magazziniere,il rappresentante, il pizzaiolo, l' operaio in un laboratorio di marmo,il buttafuori, l' addetto alla sicurezza a bordo delle navi da crociera, e molto altro. Al mio curriculum viate manca solamente il profilo di "domatore di leoni" e di "sirena umana sulle autoambulanze". Il bello (si fa per dire) era che lavoravo o in nero o con altri contratti fasulli - che avvantaggiavano solamente l' imprenditore e quando andava bene mi lasciavano in tasca solo quei miseri spiccioli previsti dai contratti nazionali. Sul fatto che poi mi avessero assicurato meno della metà dei giorni che avevo effettivamente lavorato, stendiamo un velo pietoso.
La mia formazione da geometra e disegnatore CAD me la sono dovuta costruire successivamente - sempre con contratti del menga, dal co.co.co. al chichirichì - attraverso aziende ridicole condotte da altri farabutti, imprenditori di mezzatacca che ti assumevano per mettere le mani sui soldi erogati da organi istituzionali e poi, una volta presi i soldi, ti licenziavano e facevano fallire l' azienda. Per poi ricominciare il giochino perverso, all' infinito.
Mi sono dovuto mettere a studiare tonnellate di videotutorial e manuali di disegno Autocad 3D in maniera da riqualificarmi ed aumentare il livello della mia preparazione, per lavorare come disegnatore meccanico ed arrivando fino a lavorare come geometra nell' ufficio tecnico del Comune di Empoli. Peccato che fosse un contratto precario, non potevano prorogare ulteriormente il mio contratto, perchè sarebbero stati costretti ad assumermi a tempo indeterminato. Ma tant' è. UN' odissea spaventosa, e poi mi tocca sentire cazzate del tipo "gli italiani non vogliono più fare certi lavori".
Pensateci un po': come mai queste frasi non vengono mai dette dalla gente comune, dai poveretti che affrontano la realtà di tutti i giorni?
Io per soldi faccio di tutto (a parte fare il criminale, a questo ci pensa lo stato, anche la sagoma al poligono di tiro. Ma i soldi devono essere sicuri e soprattutto il rispetto mi deve essere garantito, nella stessa maniera e nella stessa misura in cui io lo dò.
Ricordo ancora con malinconia ed amarezza, tanto per fare un esempio, il periodo prematrimoniale (circa una decina di anni fa) una di quelle volte in cui, sapendo da terzi che il mio contratto non sarebbe stato rinnovato, cominciai a stampare curriculum cartacei ed iniziai a camminare, sotto il sole di giugno e luglio, distribuendo curricula porta a porta, azienda per azienda, partendo dalla zona dell' Obelisco a Massa e attraversando a piedi tutta la zona indusgtriale, colonizzando la ex-Dalmine e percorrendo la Via Dorsale fino adarrivare ad Avenza. Ed i giorni, le settimane, i mesi a seguire... anche di peggio. Sforzi disumani alimentati da una energia che non so nemmeno da dove provenga, forse dal mio cuore, forse dall' idea doi poter cambiare il mondo nostante tutto volesse sembrare il contrario.
Ovviamente fu come seminare nella sabbia, fu una fatica vana, ma rifarei tutto quelloo che ho fatto proprio perchè sono a posto con la mia coscienza e so di avere fatto tutto - anzi, molti di più - di quello che si poteva umanamente fare.
Potrei creare l' atlante illustrato degli stronzi, una mappa accurata e dettagliatissima stile guida MIchelin, che però dedicherei ai peggiori pezzi di merda che ho incontrato nella zona da Viareggio a La Spezia da quando sono entrato (?) nel mondo del lavoro.
A mia sorella, che ha conseguito un attestato da parrucchiera, avevano proposto un contratto a tempo indeterminato, COSTRINGENDOLA, PERO', A FIRMARE ANCHE LE PROPRIE DIMISSIONI, in maniera stessa che quel criminale del datore di lavoro avrebbe potuto mandarla via in qualsiasi momento. Perchè nessuna tv e nessuna trasmissione dice mai queste cose? Perchè si sente dire solo che gli italiani non vogliono fare certi lavori?
E schiumo ancora di rabbia come un pitbull inferocito, quando sento degli idioti in tv che cercano di farmi il lavaggio del cervello, dicendomi che i posti di lavoro sono in aumento. Razza di somari, dico io, anche alle elementari la maestra ci insegnava a non sommare mai le mele con le pere, e voi mettete insieme le statistiche del lavoro stabile accorpandolo alla realtà effimera e precarissima del mondo dell' interinale e dei lavori tipo call-center? Ma andate al diavolo! Anzi, prima andate a lavorare. E quando si sarà conclusa la vostra inutile, inetta, ladra e maledetta esistenza, potrete andare all' inferno. Dove i diavoli vi faranno lavorare all' infinito, recuperando anche il tempo perso.
Il mio sfogo di oggi ha come obiettivo tutta quella serie di inutili personaggi che, tra una cazzata e l' altra, ama mettere la ciliegina sulla torta sulla sua già inutile discussione. "Gli italiani non vogliono più fare certi lavori", dicono loro con quell' aria di saccenza che in realtà sottende il nulla. Vorrei vedere quanti di loro si sono mai "abbassati" a cercare lavoro in un cantiere edile qualsiasi, anche quello a pochi passi da casa propria. Magari si sarebbero sentiti rispondere dall' italianissimo titolare dell' impresa edile "no, grazie, mi dispiace. A me conviene assumere solo stranieri, li pago una cavolata e non si lamentano praticamente mai...".
Capito l' antifona? Non crediate che la situazione sia migliore per quanto riguarda i lavori più umili in altri settori, tipo quello turistico o la ristorazione. Provate a chiedere lavoro come lavapiatti in un ristorante, in una taverna, un pub, o in una bettola qualsiasi di quarto ordine. Niente da fare, a meno che non abbiate i benefici di legge degli apprendisti - che vengono sfruttati almeno quanto gli stranieri - oppure altre scappatorie legali che finiscono come sempre per arricchire e i soliti schifosissimi ladri che sguazzano nel mondo dell' imprenditoria italiana. L' immensa avidità di questi porci non ha limiti, ti chiedono di lavorare senza sosta, di fare il triplo di quello che le tue normali mansioni richiederebbe, di essere sempre formalissimo e di andare in bagno il meno possibile. Però quasi sempre dimenticano di applicare tanta pignoleria nei confronti di sè stessi, quando si tratta di pagare i propri dipendenti.
Ecco, il dipendente perfetto, per loro, deve lavorare gratis. Questo è il loro dogma. Ed a questo io rispondo perentoriamente: "Col cazzo. Se devo lavorare gratuitamente, piuttosto vado a fare vero volontariato e mi metto ad aiutare chi ha veramente bisogno. Non voglio contribuire ad arricchire chi mi vede solo come un animale da soma, da non rispettare e senza diritti".
Non posso fare a meno di incazzarmi su questo tema. Io ho sempre lavorato, anche durante gli studi alle superiori. Facevo il cameriere nel finesettimana (per cinquanta, massimo centomila vecchie lire della vecchia moneta). Ho lavorato per intere stagioni estive a Marina di Pietrasanta, ancora come cameriere presso una nota pizzeria, sia prima che dopo il diploma. Eh già, perchè tanto si sente sempre qualche testa di cazzo che ama ripetere che "gli italiani non vogliono più fare certi lavori". A tal proposito, se io avessi il potere e la facoltà di riscrivere il codice penale, sicuramente punirei questi ciarlatani ponendoli una palla al piede e costringendoli ai lavori forzati a tempo indeterminato. E magari impiegherei questi scansafatiche di professione a costruire autostrade, ponti e tutte quelle infrastrutture che mancano a questa nostra nostra amata e violentata nazione. Stuprata da questi ladri inetti che ci governano e NON ci rappresentano. E quando ci indignamo per le porcate che combinano quotidianamente e sistematicamente ai nostri danni, è proprio perchè noi, gente onesta e dalla morale cristallina, NON SIAMO COME LORO. Noi ci ammaziamo di lavoro anche quando restiamo a casa disoccupati, noi sappiamo fare i salti mortali anche senza risorse e riusciamo a mantenere a galla che, se fosse per loro, sarebbe già affondata da decenni.
Oltre che alle mie esperienze di lavoro giovanili da cameriere, in attesa del posto da impiegato - per il quale aveva studiato a scuola ed aveva conseguito meritatamente l' ambito titolo - il sottoscritto si era riciclato a fare pure il guardiano notturno, il portiere d' albergo, il magazziniere,il rappresentante, il pizzaiolo, l' operaio in un laboratorio di marmo,il buttafuori, l' addetto alla sicurezza a bordo delle navi da crociera, e molto altro. Al mio curriculum viate manca solamente il profilo di "domatore di leoni" e di "sirena umana sulle autoambulanze". Il bello (si fa per dire) era che lavoravo o in nero o con altri contratti fasulli - che avvantaggiavano solamente l' imprenditore e quando andava bene mi lasciavano in tasca solo quei miseri spiccioli previsti dai contratti nazionali. Sul fatto che poi mi avessero assicurato meno della metà dei giorni che avevo effettivamente lavorato, stendiamo un velo pietoso.
La mia formazione da geometra e disegnatore CAD me la sono dovuta costruire successivamente - sempre con contratti del menga, dal co.co.co. al chichirichì - attraverso aziende ridicole condotte da altri farabutti, imprenditori di mezzatacca che ti assumevano per mettere le mani sui soldi erogati da organi istituzionali e poi, una volta presi i soldi, ti licenziavano e facevano fallire l' azienda. Per poi ricominciare il giochino perverso, all' infinito.
Mi sono dovuto mettere a studiare tonnellate di videotutorial e manuali di disegno Autocad 3D in maniera da riqualificarmi ed aumentare il livello della mia preparazione, per lavorare come disegnatore meccanico ed arrivando fino a lavorare come geometra nell' ufficio tecnico del Comune di Empoli. Peccato che fosse un contratto precario, non potevano prorogare ulteriormente il mio contratto, perchè sarebbero stati costretti ad assumermi a tempo indeterminato. Ma tant' è. UN' odissea spaventosa, e poi mi tocca sentire cazzate del tipo "gli italiani non vogliono più fare certi lavori".
Pensateci un po': come mai queste frasi non vengono mai dette dalla gente comune, dai poveretti che affrontano la realtà di tutti i giorni?
Io per soldi faccio di tutto (a parte fare il criminale, a questo ci pensa lo stato, anche la sagoma al poligono di tiro. Ma i soldi devono essere sicuri e soprattutto il rispetto mi deve essere garantito, nella stessa maniera e nella stessa misura in cui io lo dò.
Ricordo ancora con malinconia ed amarezza, tanto per fare un esempio, il periodo prematrimoniale (circa una decina di anni fa) una di quelle volte in cui, sapendo da terzi che il mio contratto non sarebbe stato rinnovato, cominciai a stampare curriculum cartacei ed iniziai a camminare, sotto il sole di giugno e luglio, distribuendo curricula porta a porta, azienda per azienda, partendo dalla zona dell' Obelisco a Massa e attraversando a piedi tutta la zona indusgtriale, colonizzando la ex-Dalmine e percorrendo la Via Dorsale fino adarrivare ad Avenza. Ed i giorni, le settimane, i mesi a seguire... anche di peggio. Sforzi disumani alimentati da una energia che non so nemmeno da dove provenga, forse dal mio cuore, forse dall' idea doi poter cambiare il mondo nostante tutto volesse sembrare il contrario.
Ovviamente fu come seminare nella sabbia, fu una fatica vana, ma rifarei tutto quelloo che ho fatto proprio perchè sono a posto con la mia coscienza e so di avere fatto tutto - anzi, molti di più - di quello che si poteva umanamente fare.
Potrei creare l' atlante illustrato degli stronzi, una mappa accurata e dettagliatissima stile guida MIchelin, che però dedicherei ai peggiori pezzi di merda che ho incontrato nella zona da Viareggio a La Spezia da quando sono entrato (?) nel mondo del lavoro.
A mia sorella, che ha conseguito un attestato da parrucchiera, avevano proposto un contratto a tempo indeterminato, COSTRINGENDOLA, PERO', A FIRMARE ANCHE LE PROPRIE DIMISSIONI, in maniera stessa che quel criminale del datore di lavoro avrebbe potuto mandarla via in qualsiasi momento. Perchè nessuna tv e nessuna trasmissione dice mai queste cose? Perchè si sente dire solo che gli italiani non vogliono fare certi lavori?
E schiumo ancora di rabbia come un pitbull inferocito, quando sento degli idioti in tv che cercano di farmi il lavaggio del cervello, dicendomi che i posti di lavoro sono in aumento. Razza di somari, dico io, anche alle elementari la maestra ci insegnava a non sommare mai le mele con le pere, e voi mettete insieme le statistiche del lavoro stabile accorpandolo alla realtà effimera e precarissima del mondo dell' interinale e dei lavori tipo call-center? Ma andate al diavolo! Anzi, prima andate a lavorare. E quando si sarà conclusa la vostra inutile, inetta, ladra e maledetta esistenza, potrete andare all' inferno. Dove i diavoli vi faranno lavorare all' infinito, recuperando anche il tempo perso.
giovedì 14 luglio 2011
BASTA LAURENTI E BONOLIS !
Questa è un' opinione mia, personale. Che non vuole essere offensiva nei confronti dei diretti interessati e della loro carriera televisiva. Però, detto questo... ADESSO BASTA!
Non ci posso fare niente. Sarò anche l' unica persona in tutto il mondo a pensarla così, ma non riesco proprio a pensare diversamente. Io non sopporto Bonolis e Laurenti. Cosa ci volete fare? Quando vedo loro, mi viene istintivo di cambiare canale. Saranno anche bravissimi (per gli altri), forse molto sopravvalutati (per me). Opinioni personali.
E' un' antipatia che proprio non riesco a sopprimere. Dopo essere stato costretto dai pubblicitari della Lavazza a sorbirmi centinaia di stupidi siparietti e scene assurde che farebbero piangere anche i bambini delle scuole elementari, non ne posso
proprio più.
La Lavazza farebbe sicuramente meglio a mandare in onda le recite della scuola materna, piuttosto che straziare la gente con questi sketch insulsi e senza sapore. E' una tortura per la mia mente e per il mio cervello, quella serie di battute che - secondo loro - rappresenta la quinta essenza della comicità e della simpatia. Con me, vi garantisco, l' effetto è assolutamente contrario. Provo repulsione sia per i prodotti che essi pubblicizzano che per le trasmissioni condotte da loro. Ripeto, non ci posso fare niente.
Quella sorta di comicità (?) imposta dall' alto, sinceramente mi irrita e mi disgusta terribilmente. Una simpatia forzata, che ti vuole far ridere raschiando il barile ma senza quella linfa magica e spontanea dei veri comici, quelli che fanno ridere senza starci a pensare su e senza gag arrugginite che fanno solo venire tristezza.
Ogni volta che sento uno spot di Laurenti e Bonolis, cerco rapidamente il telecomando e cambio canale con la stessa velocità di un respiro. Ve l' ho detto, non li sopporto più. E rimpiango i tempi in cui a fare la pubblicità della Lavazza
era il grande Nino Manfredi, con il celebre slogan "più lo mandi giù e più ti tira su". Al contrario di certi spot.
Non ci posso fare niente. Sarò anche l' unica persona in tutto il mondo a pensarla così, ma non riesco proprio a pensare diversamente. Io non sopporto Bonolis e Laurenti. Cosa ci volete fare? Quando vedo loro, mi viene istintivo di cambiare canale. Saranno anche bravissimi (per gli altri), forse molto sopravvalutati (per me). Opinioni personali.
E' un' antipatia che proprio non riesco a sopprimere. Dopo essere stato costretto dai pubblicitari della Lavazza a sorbirmi centinaia di stupidi siparietti e scene assurde che farebbero piangere anche i bambini delle scuole elementari, non ne posso
proprio più.
La Lavazza farebbe sicuramente meglio a mandare in onda le recite della scuola materna, piuttosto che straziare la gente con questi sketch insulsi e senza sapore. E' una tortura per la mia mente e per il mio cervello, quella serie di battute che - secondo loro - rappresenta la quinta essenza della comicità e della simpatia. Con me, vi garantisco, l' effetto è assolutamente contrario. Provo repulsione sia per i prodotti che essi pubblicizzano che per le trasmissioni condotte da loro. Ripeto, non ci posso fare niente.
Quella sorta di comicità (?) imposta dall' alto, sinceramente mi irrita e mi disgusta terribilmente. Una simpatia forzata, che ti vuole far ridere raschiando il barile ma senza quella linfa magica e spontanea dei veri comici, quelli che fanno ridere senza starci a pensare su e senza gag arrugginite che fanno solo venire tristezza.
Ogni volta che sento uno spot di Laurenti e Bonolis, cerco rapidamente il telecomando e cambio canale con la stessa velocità di un respiro. Ve l' ho detto, non li sopporto più. E rimpiango i tempi in cui a fare la pubblicità della Lavazza
era il grande Nino Manfredi, con il celebre slogan "più lo mandi giù e più ti tira su". Al contrario di certi spot.
mercoledì 13 luglio 2011
E.R. - MEDICI IN PRIMA MEDIA
Ogni giorno rimango sempre più sconcertato dai tanti casi di malasanità che colpiscono il nostro paese. Per scrivere in maniera esauriente su questo argomento si potrebbe realizzare una mastodontica enciclopedia in stile Treccani, ma forse non basterebbe nemmeno. Da bambino sentivo molti anziani che temevano i reparti ospedalieri nemmeno fossero i gironi dell' inferno dantesco, preferendo tenersi i propri dolori piuttosto che affidarsi alle cure dei sanitari dei nosocomi. nella mia tenera ingenuità, ho sempre pensato che tali anziani esagerassero non poco, magari a causa della mancanza di conoscenza dei progressi della medicina moderna e dello straordinario sviluppo della tecnologia chirurgica in tutte le applicazioni. Una sorta di ingenuo pregiudizio impediva loro di affidarsi alle cure dei medici e, senza alcuna apparente ragione, di morire piuttosto che entrare in ospedale. Chissà, ora come ora, mi viene da pensare che avessero ragione loro.
Cosa direbbero quei benedetti anziani - la maggior parte dei quali purtroppo non è più tra noi - se vedessero ciò che avviene adesso?
Non solo gli episodi di malasanità si sono moltiplicati in maniera esponenziale dagli anni loro, ma risulta anche impossibile giustificare con il classico errore umano ciò che riescono a combinare i cosiddetti camici bianchi.
Organi sani esportati dai pazienti, organi infetti da HIV impiantati in pazienti sani; garze dimenticate all' interno della pancia del poveretto; azoto (invece che ossigeno) somministrato alle partorienti; infezioni a raffica; setticemie; interventi di banale appencicite trasformati in tragedie inspiegabili; diagnosi sbagliate clamorosamente e con conseguenze quasi sempre inevitabilmente fatali.
E molti altri episodi che non cito - ma sarebbe giusto farlo - per motivi di tempo e spazio.
Per carità, tutti sbagliamo, nella vita quotidiana e nel lavoro, qualsiasi mestiere o professione sia il nostro. A seconda della situazione, riceviamo memorabili cazziatoni o malediciamo la nostra sbadataggine o proviamo a rimediare al nostro errore. Eh già, perchè quello del medico non è un mestiere qualunque.
Ma se un tizio mi deve aprire la pancia con un bisturi, o se mi deve anestetizzare o praticare qualsiasi altro intervento che sia più o meno invasivo per il mio organismo, pretendo come minimo che sia qualificato per farlo. E per qualificato intendo dire soprattutto che sappia perfettamente quello sta facendo, che sappia come muoversi e come comportarsi nelel situazioni limite. Lasciamo per un attimo da parte l' esperienza pratica (che pure è importante, se non fondamentale)ma le nozioni fondamentali si suppone che - in un mondo normale - si imparino all' università, facendosi un culo così sui libri.
Questo è il punto. Con tutto lo schifo che succede e quando soprattutto si apprende che molti professori universitari si siano lasciati corrompere (in denaro o in natura) per promuovere studenti somari agli esami... Perchè dovrei corrompere un docente per essere promosso se la mia preparazione è adeguata? E se so che basterà pagarlo per essere promosso, chi me lo farà fare di aprire il libro?
Se poi uno ha le conoscenze giuste per trovare lavoro in qualche importante ospedale... abbiamo il quadro preciso e definito del delitto perfetto.
Questo è il mio pensiero. E' ovvio che purtroppo ci siano dei casi limite in cui nemmeno il migliore medico di questo mondo non riesce a salvare la vita altrui, ma qua siamo decisamente nel versante opposto, dove per motivi abietti di interesse e convenienza personale si mettono colpevolmente molti somari e capre (con tutto il rispetto per gli animali da allevamento) in ruoli dove si decide la vita umana. E questo non va bene, ma va punito a tutti i livelli. Se necessario anche ricorrendo al Codice di Hammurabi ed alla legge del taglione.
Cosa direbbero quei benedetti anziani - la maggior parte dei quali purtroppo non è più tra noi - se vedessero ciò che avviene adesso?
Non solo gli episodi di malasanità si sono moltiplicati in maniera esponenziale dagli anni loro, ma risulta anche impossibile giustificare con il classico errore umano ciò che riescono a combinare i cosiddetti camici bianchi.
Organi sani esportati dai pazienti, organi infetti da HIV impiantati in pazienti sani; garze dimenticate all' interno della pancia del poveretto; azoto (invece che ossigeno) somministrato alle partorienti; infezioni a raffica; setticemie; interventi di banale appencicite trasformati in tragedie inspiegabili; diagnosi sbagliate clamorosamente e con conseguenze quasi sempre inevitabilmente fatali.
E molti altri episodi che non cito - ma sarebbe giusto farlo - per motivi di tempo e spazio.
Per carità, tutti sbagliamo, nella vita quotidiana e nel lavoro, qualsiasi mestiere o professione sia il nostro. A seconda della situazione, riceviamo memorabili cazziatoni o malediciamo la nostra sbadataggine o proviamo a rimediare al nostro errore. Eh già, perchè quello del medico non è un mestiere qualunque.
Ma se un tizio mi deve aprire la pancia con un bisturi, o se mi deve anestetizzare o praticare qualsiasi altro intervento che sia più o meno invasivo per il mio organismo, pretendo come minimo che sia qualificato per farlo. E per qualificato intendo dire soprattutto che sappia perfettamente quello sta facendo, che sappia come muoversi e come comportarsi nelel situazioni limite. Lasciamo per un attimo da parte l' esperienza pratica (che pure è importante, se non fondamentale)ma le nozioni fondamentali si suppone che - in un mondo normale - si imparino all' università, facendosi un culo così sui libri.
Questo è il punto. Con tutto lo schifo che succede e quando soprattutto si apprende che molti professori universitari si siano lasciati corrompere (in denaro o in natura) per promuovere studenti somari agli esami... Perchè dovrei corrompere un docente per essere promosso se la mia preparazione è adeguata? E se so che basterà pagarlo per essere promosso, chi me lo farà fare di aprire il libro?
Se poi uno ha le conoscenze giuste per trovare lavoro in qualche importante ospedale... abbiamo il quadro preciso e definito del delitto perfetto.
Questo è il mio pensiero. E' ovvio che purtroppo ci siano dei casi limite in cui nemmeno il migliore medico di questo mondo non riesce a salvare la vita altrui, ma qua siamo decisamente nel versante opposto, dove per motivi abietti di interesse e convenienza personale si mettono colpevolmente molti somari e capre (con tutto il rispetto per gli animali da allevamento) in ruoli dove si decide la vita umana. E questo non va bene, ma va punito a tutti i livelli. Se necessario anche ricorrendo al Codice di Hammurabi ed alla legge del taglione.
sabato 9 luglio 2011
THIS IS ME !
Questa foto è vecchia almeno un paio di anni, ma sempre valida.
Mi fa morire dal ridere, sembra quasi che io debba inviare un messaggio a reti unificate alla nazione....
venerdì 8 luglio 2011
POMERIGGIO HORROR
Giornata infernale, in stile Fantozzi.
Nel solo pomeriggio si sono fulminate due lampadine da 60 watt - con attacco grande - e, come vuole sempre la regola, con avevo nessuna lampadina di scorta della misura giusta. Nel frattempo si guasta pure la maledettissima lampada da tavola (comprata all' Ikea e che maledico)che crolla di botto collassandomi sulla testa proprio quando ero chinato sulla ciabatta a scollegare un paio di prese.
Ergo, comincio un brutto turpiloquio e dal cielo cadono giù in caduta libera decine e decine di angeli, arcangeli, derafini e cherubini...
Poi, come se non bastasse, nel ripostiglio (rimasto ovviamente buio per via della mancanza di una lampadina funzionante)riesco a farmi malissimo con più oggetti che mi cadono addosso a ripetizione e finiscono per mettere seriamente a repentaglio l' incolumità del sottoscritto. Insomma, mi auguro che l' incubo sia finito...
Nel solo pomeriggio si sono fulminate due lampadine da 60 watt - con attacco grande - e, come vuole sempre la regola, con avevo nessuna lampadina di scorta della misura giusta. Nel frattempo si guasta pure la maledettissima lampada da tavola (comprata all' Ikea e che maledico)che crolla di botto collassandomi sulla testa proprio quando ero chinato sulla ciabatta a scollegare un paio di prese.
Ergo, comincio un brutto turpiloquio e dal cielo cadono giù in caduta libera decine e decine di angeli, arcangeli, derafini e cherubini...
Poi, come se non bastasse, nel ripostiglio (rimasto ovviamente buio per via della mancanza di una lampadina funzionante)riesco a farmi malissimo con più oggetti che mi cadono addosso a ripetizione e finiscono per mettere seriamente a repentaglio l' incolumità del sottoscritto. Insomma, mi auguro che l' incubo sia finito...
giovedì 7 luglio 2011
I POLITICI CHE LAVORANO (?)
Con grande rammarico, vedo legioni di sfaticati perdigiorno che, di andare a lavorare, non ci pensano proprio. Nemmeno a morire. Gente che passa la vita a chiacchierare - soprattutto di idiozie - e che non ha il minimo contatto con il mondo che li circonda ed ha una percezione della realtà totalmente sfalsata e priva di qualsiasi ancoraggio verso il cielo attraverso voli pindarici.
Sono parassiti che niente di positivo offrono alla società a cui appartengono, quella stessa comunità che infettano e lasciano imputridire proprio a causa della loro esistenza; sono ignoranti, in tutte le materie che avevano affrontato ai tempi delle scuole elementari avevano già risultati mediocri, che sono ulteriormente peggiorati nel corso degli studi che hanno proseguito, quasi sempre grazie alla compiacenza di professori e funzionari che raramente riescono a resistere al fascino delle "bustarelle" (o tangenti che dirsi voglia).
Gente maleducata, avvezza a prevaricare i più deboli e ad imporsi su chi non possiede amici potenti quanto le loro. Persone senza alcuna moralità, che si concedono vizi di ogni sorta, droghe e prostitute ad ogni ora. Senza ritegno. Uomini e donne malati di egocentrismo, narcisismo all' ennesima potenza e deliri di onnipotenza, senza freni di alcuna sorta. Creature che farebbero schifo ad un catarro sputato sull' asfalto caldo di agosto continuano ad infestare le strade, i palazzi, le case ed i luoghi pubblici. Sono la cancrena di un corpo malato che potrebbe rinascere e risanarsi pienamente con le proprie forze, se solo riuscisse ad espellere tali cellule tumorali.
Amebe schifose che ricevono compensi esorbitanti ingiustificati e, proprio qui sta il bello. Perchè bisogna dare uno stipendio a chi produce dei danni gravissimi nei confronti della società in cui viviamo? A livello di situazione, sarebbe come se io dovessi dare un compenso anche alla banda di ladri che ha svaligiato il mio appartamento. Io, nel mio piccolo, avanzo una bellissima proposta, che spero sia condivisa anche da tutti quelli italiani onesti che sono stufi di questo marcio che corrompe anche l' aria che respiriamo noi ed i nostri cari. Mettiamo le catene a questa sudicia casta di privilegiati senza merito e costringiamoli a lavorare sul serio, mettendoli a costruire quelle infrastrutture di cui questo benedetto paese ha tanto bisogno: scuole da rimettere in sicurezza, ricostruire ed imbiancare, palazzi da ripristinare e restaurare, strade da rimettere in sesto e molto altro ancora. Quindi, a questo punto, poniamoli in stato di schiavitù e costringiamoli a lavorare, ma a lavorare sul serio, mettendo nelle loro mani gli attrezzi per lavorare. Perchè la parola LAVORO sulle loro labbra è come una bestemmia.
Sono parassiti che niente di positivo offrono alla società a cui appartengono, quella stessa comunità che infettano e lasciano imputridire proprio a causa della loro esistenza; sono ignoranti, in tutte le materie che avevano affrontato ai tempi delle scuole elementari avevano già risultati mediocri, che sono ulteriormente peggiorati nel corso degli studi che hanno proseguito, quasi sempre grazie alla compiacenza di professori e funzionari che raramente riescono a resistere al fascino delle "bustarelle" (o tangenti che dirsi voglia).
Gente maleducata, avvezza a prevaricare i più deboli e ad imporsi su chi non possiede amici potenti quanto le loro. Persone senza alcuna moralità, che si concedono vizi di ogni sorta, droghe e prostitute ad ogni ora. Senza ritegno. Uomini e donne malati di egocentrismo, narcisismo all' ennesima potenza e deliri di onnipotenza, senza freni di alcuna sorta. Creature che farebbero schifo ad un catarro sputato sull' asfalto caldo di agosto continuano ad infestare le strade, i palazzi, le case ed i luoghi pubblici. Sono la cancrena di un corpo malato che potrebbe rinascere e risanarsi pienamente con le proprie forze, se solo riuscisse ad espellere tali cellule tumorali.
Amebe schifose che ricevono compensi esorbitanti ingiustificati e, proprio qui sta il bello. Perchè bisogna dare uno stipendio a chi produce dei danni gravissimi nei confronti della società in cui viviamo? A livello di situazione, sarebbe come se io dovessi dare un compenso anche alla banda di ladri che ha svaligiato il mio appartamento. Io, nel mio piccolo, avanzo una bellissima proposta, che spero sia condivisa anche da tutti quelli italiani onesti che sono stufi di questo marcio che corrompe anche l' aria che respiriamo noi ed i nostri cari. Mettiamo le catene a questa sudicia casta di privilegiati senza merito e costringiamoli a lavorare sul serio, mettendoli a costruire quelle infrastrutture di cui questo benedetto paese ha tanto bisogno: scuole da rimettere in sicurezza, ricostruire ed imbiancare, palazzi da ripristinare e restaurare, strade da rimettere in sesto e molto altro ancora. Quindi, a questo punto, poniamoli in stato di schiavitù e costringiamoli a lavorare, ma a lavorare sul serio, mettendo nelle loro mani gli attrezzi per lavorare. Perchè la parola LAVORO sulle loro labbra è come una bestemmia.
mercoledì 6 luglio 2011
FORZE DEL DISORDINE
Mi dispiace, è più forte di me. Non ce la faccio proprio a restare indifferente a certe situazioni. MI riferisco a certe scene in cui vedo dei poveri cittadini in piazza - che manifestano ed urlano le proprie ragioni contro quello stato rappresenta solo a parole la volontà popolare ed in realtà intasca tangenti e bustarelle a volontà, infischiandosene proprio del bene comune - che vengono sempre ed inevitabilmente massacrati da poliziotti o carabinieri a colpi di manganelli, calci e lacrimogeni. Attenzione, non mi riferisco ai recenti avvenimenti in Val di Susa, dove tra gli inermi cittadini si sono intrufolati i Black-Block (scarti della società e delinquenti vari che si intrufolano ovunque ci sia modo e maniera di provocare danni gravi senza un ragione ideologica), ma a tante, troppe situazione in cui le cosiddette forze dell'ordine hanno macchiato per sempre le proprie divise. Vogliamo parlare degli avvenimenti - accertati dalla magistratura - a Genova durante il G8, in cui alla caserma di Bolzaneto vennero vigliaccamente massacrati dei cittadini innocenti? Delle bottiglie molotov che tali sbirri avevano fraudolentemente introdotto nell' edificio per addossare la colpa ai civili?
Oppure parliamo di quel poliziotto che, sentendosi John Wayne, ha ucciso in autostrada il povero Gabriele Sandri? Speriamo che la giustizia dia soddisfazione alla famiglia, e spero altrettanto per i genitori di Federico Aldrovandi, ucciso da altri poliziotti (stando alle accuse della magistratura inquirente) che con il loro comportamento hanno portato alla morte del ragazzo. Potrei citare innumerevoli altri episodi stomachevoli, (mia moglie conosce un poliziotto che si vanta di avere manganellato - con proprio grande piacere e soddisfazione - proprio al G8 di Genova di cui parlavo in precedenza.
Capisco che troppe volte vengano colpevolmente arruolati dei pericolosi sadici e psicopatici, ma questa è una colpa e non certo una giustificazione, anzi.
Non basta affatto dire "ci limitiamo solamente ad eseguire degli ordini", perchè quando si eseguono direttive che vanno contro - e parecchio - la volontà popolare, tali individui si macchiano di colpa e diventano complici, oltre che strumenti, del regime che difendono.
Perchè non bastonano con la stessa foga i politici corrotti, quelli che sono i veri nemici di questo stato? Oppure perchè invece di fare i vigliacchi con gente indifesa non provano a fare altrettanto con i boss della malavita? Semplice, perchè la vigliaccheria impedisce loro di farlo.
Potrei e vorrei citare tanti esempi positivi da parte di poliziotti e carabinieri, e ce ne sono. Ma ricordiamoci che sono pagati per farlo e, pure la giusta vocazione per farlo. Ed è un dovere comportarsi in maniera retta.
Invece la mia rabbia va tutta ad abbattersi sui tanti troppi poliziotti, carabinieri, finanzieri, ecc. marci che infestano il nostro paese, ai tanti Stormtrooper dell' impero che vanno a prendersela con i ribelli.
Se c' è un dio, che li maledica tutti e li strafulmini.
Oppure parliamo di quel poliziotto che, sentendosi John Wayne, ha ucciso in autostrada il povero Gabriele Sandri? Speriamo che la giustizia dia soddisfazione alla famiglia, e spero altrettanto per i genitori di Federico Aldrovandi, ucciso da altri poliziotti (stando alle accuse della magistratura inquirente) che con il loro comportamento hanno portato alla morte del ragazzo. Potrei citare innumerevoli altri episodi stomachevoli, (mia moglie conosce un poliziotto che si vanta di avere manganellato - con proprio grande piacere e soddisfazione - proprio al G8 di Genova di cui parlavo in precedenza.
Capisco che troppe volte vengano colpevolmente arruolati dei pericolosi sadici e psicopatici, ma questa è una colpa e non certo una giustificazione, anzi.
Non basta affatto dire "ci limitiamo solamente ad eseguire degli ordini", perchè quando si eseguono direttive che vanno contro - e parecchio - la volontà popolare, tali individui si macchiano di colpa e diventano complici, oltre che strumenti, del regime che difendono.
Perchè non bastonano con la stessa foga i politici corrotti, quelli che sono i veri nemici di questo stato? Oppure perchè invece di fare i vigliacchi con gente indifesa non provano a fare altrettanto con i boss della malavita? Semplice, perchè la vigliaccheria impedisce loro di farlo.
Potrei e vorrei citare tanti esempi positivi da parte di poliziotti e carabinieri, e ce ne sono. Ma ricordiamoci che sono pagati per farlo e, pure la giusta vocazione per farlo. Ed è un dovere comportarsi in maniera retta.
Invece la mia rabbia va tutta ad abbattersi sui tanti troppi poliziotti, carabinieri, finanzieri, ecc. marci che infestano il nostro paese, ai tanti Stormtrooper dell' impero che vanno a prendersela con i ribelli.
Se c' è un dio, che li maledica tutti e li strafulmini.
martedì 5 luglio 2011
LA STRAORDINARIA PUNTATA DI SFIDE DEL 04/07/2011 DEDICATA ALLA "SOLITUDINE DELL' ALA DESTRA"....!
Bella, bellissima puntata quella andata in onda ieri in tarda serata (diciamo pure notte, dato che era iniziata a cavallo della mezzanotte!). Mi riferisco a "Sfide", il programma di Raitre dedicato alla rievocazione celebrativa di personaggi ed imprese del passato recente e non.
Ebbene, la puntata di ieri era intitolata "La solitudine dell'ala destra", titolo che richiamata - oltre all' omonimo libro - tutto il destino di uno dei ruoli ormai caduti in disuso nello sport del calcio, inteso come quel calcio che piaceva a me e del quale parlavo proprio ieri.
Per dare un riferimento a quelli che non hanno mai masticato calcio, e per dare un' idea molto bella, suggestiva e romantica proprio dell' ala destra voglio citare una delle canzoni più belle di De Gregori, ovvero "La leva calcistica del '68".
Avete presente quella che fa "...Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore... un giocatore lo vedi dal coraggio, dall' altruismo e dalla fantasia..."
Ecco, appunto, sul finale della canzone si sente il pezzo che fa "..il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette... Quest' altr' anno giocherà con la maglia numero sette..."
Già, un tempo non troppo lontano (diciamo fino a quindici anni fa), nel bel calcio di una volta non esistevano le magliette personalizzate con il proprio nome o cognome e con i numeri assurdi fino all 99 (!!!!!), nessun giocatore teneva quel numero di maglia per tutta la stagione ma poteva variare di settimana in settimana a seconda del ruolo assegnato dall' allenatore.
Il numero sulla maglia di un calciatore corrispondeva in maniera inequivocabile al ruolo ed alla posizione che questi avrebbe ricoperto nel campo da gioco.
Il numero sette della canzone di De Gregori è inequivocabilmente quello dell' ala destra (lupus in fabula), il ruolo della fantasia e della creatività per antonomasia, quello dell' attaccante laterale in grado di ubriacare il terzino avversario con una serie infinita di finte e controfinte o costruendo azioni geniali che tagliano in due le altrui difese.
Il calciatore che riesce a sublimare le emozioni del pubblico e che manda in delirio tutti gli appassionati, compresi quelli del pubblico avversario.
Ebbene, tornando a bomba sulla puntata di ieri di Sfide, ieri venivano celebrati campionissimi e fuoriclasse del calibro di Bruno Conti (a mio parere la più forte e straordinaria ala destra italiana di tutti i tempi), Garrincha (a livello mondiale il migliore), il magnifico Juninho che regalò il primo scudetto della sua storia alla Fiorentina, il fantastico Roberto Donadoni che saltava i difensori come fossero birilli, l' Attilio Lombardo della Sampdoria scudettata e, per finire, quel Rocco Pagano che, con la maglia del Pescara, nelle partite contro il Milan era riuscito ad ottenere l' ammirazione del diretto avversario in campo, e questo era niente meno che... Paolo Maldini, il più forte terzino sinistro del mondo di quesi tempi, addirittura in odore di Pallore d' Oro.
Cosa dire? Puntata bellissima, da gustare dolcemente come un bicchiere di champagne da sorseggiare goccia a goccia: roba per palati fini, insomma.
Bene, dopo aver visto ricelebrare la magìa del calcio di ieri, a maggior ragione posso tornare ad odiare l' asettico, corrotto (quanto la politica) amorale calcio di oggi, che non mi interessa più e mi offre solo degli spunti di irresistibile nostalgia paragonandolo a quello che un tempo fu lo sport più bello del mondo.
Ebbene, la puntata di ieri era intitolata "La solitudine dell'ala destra", titolo che richiamata - oltre all' omonimo libro - tutto il destino di uno dei ruoli ormai caduti in disuso nello sport del calcio, inteso come quel calcio che piaceva a me e del quale parlavo proprio ieri.
Per dare un riferimento a quelli che non hanno mai masticato calcio, e per dare un' idea molto bella, suggestiva e romantica proprio dell' ala destra voglio citare una delle canzoni più belle di De Gregori, ovvero "La leva calcistica del '68".
Avete presente quella che fa "...Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore... un giocatore lo vedi dal coraggio, dall' altruismo e dalla fantasia..."
Ecco, appunto, sul finale della canzone si sente il pezzo che fa "..il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette... Quest' altr' anno giocherà con la maglia numero sette..."
Già, un tempo non troppo lontano (diciamo fino a quindici anni fa), nel bel calcio di una volta non esistevano le magliette personalizzate con il proprio nome o cognome e con i numeri assurdi fino all 99 (!!!!!), nessun giocatore teneva quel numero di maglia per tutta la stagione ma poteva variare di settimana in settimana a seconda del ruolo assegnato dall' allenatore.
Il numero sulla maglia di un calciatore corrispondeva in maniera inequivocabile al ruolo ed alla posizione che questi avrebbe ricoperto nel campo da gioco.
Il numero sette della canzone di De Gregori è inequivocabilmente quello dell' ala destra (lupus in fabula), il ruolo della fantasia e della creatività per antonomasia, quello dell' attaccante laterale in grado di ubriacare il terzino avversario con una serie infinita di finte e controfinte o costruendo azioni geniali che tagliano in due le altrui difese.
Il calciatore che riesce a sublimare le emozioni del pubblico e che manda in delirio tutti gli appassionati, compresi quelli del pubblico avversario.
Ebbene, tornando a bomba sulla puntata di ieri di Sfide, ieri venivano celebrati campionissimi e fuoriclasse del calibro di Bruno Conti (a mio parere la più forte e straordinaria ala destra italiana di tutti i tempi), Garrincha (a livello mondiale il migliore), il magnifico Juninho che regalò il primo scudetto della sua storia alla Fiorentina, il fantastico Roberto Donadoni che saltava i difensori come fossero birilli, l' Attilio Lombardo della Sampdoria scudettata e, per finire, quel Rocco Pagano che, con la maglia del Pescara, nelle partite contro il Milan era riuscito ad ottenere l' ammirazione del diretto avversario in campo, e questo era niente meno che... Paolo Maldini, il più forte terzino sinistro del mondo di quesi tempi, addirittura in odore di Pallore d' Oro.
Cosa dire? Puntata bellissima, da gustare dolcemente come un bicchiere di champagne da sorseggiare goccia a goccia: roba per palati fini, insomma.
Bene, dopo aver visto ricelebrare la magìa del calcio di ieri, a maggior ragione posso tornare ad odiare l' asettico, corrotto (quanto la politica) amorale calcio di oggi, che non mi interessa più e mi offre solo degli spunti di irresistibile nostalgia paragonandolo a quello che un tempo fu lo sport più bello del mondo.
lunedì 4 luglio 2011
MALEDETTE ZANZARE
Maledette zanzare. Non mi dànno tregua e non ne posso più. Non mi importa se sono fondamentali per l' ecosistema in quanto fonte di cibo principale per tutti gli animali che si nutrono di insetti, io vorrei cancellarle dalla faccia della Terra. Sembra che abbiano una predilezione per il mio sangue, a giudicare dal numero spaventoso di punture che mi ritrovo sulla pelle. Maledette zanzare, lo dico ancora una volta. Non bastava questa canicola ad affievolire ogni minima voglia di fare qualcosa di utile, adesso ci si mettono anche loro ad infastidirmi. Dannati insetti schifosi, non meritate di esistere. Le zanzare che crescono in questa zona, poi, sono enormi: altro che zanzare-tigri, piuttosto si potrebbero chiamare tigri-zanzare. Sono così grandi che quando volano a gruppi sembrano i velivoli delle Frecce Tricolori dell' Aeronautica Militare che si muovono in formazione, con tanto di relativa scia verde-bianco e rossa. Non ne posso più, veramente. Ogni volta che riesco a beccarne una, schiacciandole tra le mani o friggendole con l' apposita racchetta elettrica che mi porto continuamente appresso, provo una incredibile sensazione di goduria che va oltre ogni logica e spiega fin troppo chiaramente quanto irrimediabilmente compromessa sia ormai ogni mia minima facoltà mentale. Per colpa loro. Maledette zanzare, per l' ennesima volta. Chi mi vuole regalare un oggetto gradito per il mio compleanno è avvisato: voglio un voracissimo pipistrello, ghiottissimo di zanzare e disposto ad abbuffarsi 24 ore su 24 di queste schifosissime bestiacce. Potrebbe essere un regalo veramente intelligente e quanto mai apprezzato...
sabato 2 luglio 2011
IL CALCIO... DI UNA VOLTA, QUELLO SI' CHE ERA BELLO !!!!
Ricordo con tanta, tantissima nostalgia i miei primi calci ad un pallone. Non ero destinato ad una carriera da calciatore nè professionista nè dilettante, ma questo non mi impediva fin da bambino di perdere ore ed ore allenandomi da solo a palleggiare nel cortile sotto casa (e meno male che a quei tempi abitavo ancora in una casa indipendente e non in condominio). Tanto era l' amore profondo che nutrivo per quello sport che - oltre ad acquistare puntualmente ogni settima il Guerin Sportivo - non passava domenica sera che il sottoscritto non studiasse tutti i gol e le azioni spettacolari avvenute nel corso del pomeriggio: i giorni seguenti studiavo cassette e cassette al videoregistratore per studiare i movimenti dei calciatori che più mi piacevano, oltre a cogliere meglio le sfumature ed i dettagli che magari mi erano sfuggiti la prima volta. I miei eroi sportivi erano i Grandi della Nazionale italiana che vinsero la Coppa del Mondo del 1982 nei MOndiali di Spagna.
Paolo Rossi, Antognoni, Collovati, Tardelli, Cabrini, Zoff e tutti gli altri vinsero i Mondiali proprio il giorno del mio compleanno (l' 11 luglio del 1982 io compivo 6 anni) e già questo mi sembrava uno straordinario punto di contatto con quel mondo, quasi da predestinato.
Niente di tutto questo, ma l' amore per quel mondo fantastico era proprio inevitabile. Nonostante la pessima pagina dello scandalo del calcio-scommesse agli inizi degli anni '80, a quei tempi si poteva parlare di un calcio più pulito almeno a livello di valori, senza giocatori strapagati e vanagloriosi, molti meno miliardi da sprecare in lussi, senza diritti tv e quante altre stronzate che hanno messo in campo per soddisfare la propria avidità.
Da molti, troppi anni il calcio non mi piace più. Non ho mai voluto stipulare un abbonamento per la Pay-tv e non guardo partite, visto che non mi trasmetterebbero quelle emozioni che mi davano gli eroi di una volta. E mi resta solo un senso di repulsione, di rigetto, per quel bellissimo amore adolescenziale provato nei confronti di quello che un tempo era lo sport più bello del mondo.
Paolo Rossi, Antognoni, Collovati, Tardelli, Cabrini, Zoff e tutti gli altri vinsero i Mondiali proprio il giorno del mio compleanno (l' 11 luglio del 1982 io compivo 6 anni) e già questo mi sembrava uno straordinario punto di contatto con quel mondo, quasi da predestinato.
Niente di tutto questo, ma l' amore per quel mondo fantastico era proprio inevitabile. Nonostante la pessima pagina dello scandalo del calcio-scommesse agli inizi degli anni '80, a quei tempi si poteva parlare di un calcio più pulito almeno a livello di valori, senza giocatori strapagati e vanagloriosi, molti meno miliardi da sprecare in lussi, senza diritti tv e quante altre stronzate che hanno messo in campo per soddisfare la propria avidità.
Da molti, troppi anni il calcio non mi piace più. Non ho mai voluto stipulare un abbonamento per la Pay-tv e non guardo partite, visto che non mi trasmetterebbero quelle emozioni che mi davano gli eroi di una volta. E mi resta solo un senso di repulsione, di rigetto, per quel bellissimo amore adolescenziale provato nei confronti di quello che un tempo era lo sport più bello del mondo.
giovedì 30 giugno 2011
TORTURA
No, il titolo di questo post potrebbe trarre facilmente in inganno il lettore. Non intendo infatti affrontare lo spinoso problema dei diritti umani fondamentali, di Amnesty International e della sua straordinaria attività in giro per il mondo; non voglio neppure parlare del significato di materie importanti quali il diritto internazionale umanitario oppure le Convenzioni di Ginevra, sempre citate a parole ma purtroppo mai abbastanza applicate nella sostanza.
Niente di tutto questo. Oggi mi soffermerò a parlare di una tortura tanto crudele quanto sottile, che si annida potenzialmente in ogni famiglia del mondo.
Come sapete, il sonno è uno dei bisogni fisiologici primari di ogni essere vivente - perlomeno nel regno animale - e nessun individuo può sopravvivere alla mancanza di riposo se questa si potrae in un tempo eccessivamente lungo.
Ebbene, tutto questo preambolo per spiegare ciò che avviene nel mio manicomio (pardon, casa mia), da sera a mattina. Si comincia dal dopo - cena, inteso come quel momento in cui devi convincere le tue figlie a lavarsi le mani ed i denti come igiene e regole di buona creanza imporrebbero: quotidianamente, si rinnova puntuale la lotta tra le belve ed il domatore di fiere ferocissime, poichè le mie pargole sembrano alquanto refrattarie ad eseguire spontaneamente ed autonomamente questa sorta di invito che rinnovo loro dopo ogni pasto che esse consumino.
Nel migliore dei casi, una volta convinte di buon grado ad accettare questa pur doverosa minima imposizione paterna, nel giro di pochi minuti il pavimento del bagno sarà inevitabilmente allagato (in stile Alluvione dell' Arno del 1966) a causa della solita ed inevitabile battaglia tra le due piccole pesti per assicurarsi la posizione migliore davanti al lavabo, dalla quale si può sicuramente usufruire di un accesso migliore al getto d' acqua offerto dal rubinetto centrale: ovviamente sarà una lotta senza esclusione di colpi, tra gomitate, schiaffi e calci che farebbero impallidire pure Chuck Norris.
Ovviamente, la conseguenza fisiologica e scientifica di tale lotta tremenda per la supremazia nel bagno sarà una terrificante scena post-apocalittica con acqua e sapone sparsi dappartutto, con l' alluvione di cui sopra.
Ma la cosa peggiore causata da questo scenario sarà l' urlo spaventoso in stile tirannosaurus rex di Jurassic park che fuoriuscirà dalle fauci di mia moglie che, con scarsa compostezza e poco fair-play, prenderà assai maluccio la visione di tale spettacolo in bagno, esibendosi in ululati di rabbia da far raggelare le vene anche in un licantropo.
Certo, ad evitare le sue rappresaglie nei confronti del resto del mondo al di fuori del bagno, sarà impresa ardua perfino per un battaglione di poliziotti e carabinieri in assetto anti-sommossa.
Nel frattempo, dopo un breve armistizio durante il quale esse indossano il pigiama, le piccole pesti si precipitano nel soggiorno e ricominciano le ostilità,queste continueranno a combattere ferocemente per ottenere la posizione più comoda e vantaggiosa (ovvero dove si può vedere al meglio la tv), tra pianti e lamenti di presunte ingiustizie ai propri danni da lamentare nei confronti dell' assai perplesso genitore nei paraggi.
Con un ruggito leonino convincente quanto basta, riesco ogni volta a convincere le monellacce a sospendere la battaglia, fin tanto che, una volta che mi sarò pronunciato in merito, sentenzierò in maniera equa e salomonica che ognuna di loro dovrà usufruire di pari vantaggi ed equivalente spazio per godere della visione della tv. Dopo pochi minuti arriverà mia moglie che, prendendo possesso del computer portatile, inizierà a presidiare la propria pagina personale su Facebook e si diletterà con quegli insulsi giochini on-line nei quali trova relax, buon per lei...
Nel frattempo, il sottoscritto controlla la postazione dell' altro computer, quello fisso, collocato sulla scrivania in un angolo del soggiorno: come al solito, mi dividerò tra il verificare ogni tre secondi se arriva o meno qualche nuovo messaggio di posta elettronica nella mia casella mail su Libero ed il cazzeggiamento puro sul web, navigando su Ebay alla ricerca dei miei soldatini preferiti (i GIJoe della Hasbro degli anni 80 e 90) e l' invio costante ed infruttuoso di curricula via mail, presso aziende in ogni angolo del globo. A questo punto, credo che gli unici a non avere il mio curriculum vitae siano rimasti solo i terroristi di Al-Queda.
Ad ogni modo, mentre mia moglie continua a svagarsi sull' altro computer (con un occhio al portatile e l' altro alla tremenda soap "Un posto al sole" di Raitre, che annichilisce la mia pazienza da troppi anni), la piccola Martina abbandona lo spazio che le avevo assegnato sul divano per infilarsi tra le braccia di sua madre ed addormentarsi serenamente tra le braccia materne.
A questo punto la piccola criminale - che non ci pensa proprio a voler dormire nel proprio lettino ma preferisce, ahimè, assopirsi nel lettone di mamma e papà - una volta addormentata profondamente, verrà sistemata sul proprio lettino, con la speranza (spesso vana) che il suo sonno duri almeno fino al mattino seguente.
In realtà, la piccola brigante quasi sempre si sveglierà non più tardi di un paio di ore dopo e, dopo qualche lamento piagnucoloso, si potranno udire in breve i suoi passetti affrettati nel corridoio alla volta della stanza matrimoniale, una volta raggiunta la quale ella si infilerà senza troppi complimenti nel lettone, incuneandosi a forza nello spazio (piccolo) tra me e mia moglie.
Ma torniamo indietro di un paio di ore. Appena messa a letto le piccola, come appena spiegato, inevitabilmente tocca alla sorella maggiore, che si addormenta inesorabilmente nel giro di cinque minuti o meno. E qui cominciano le note dolenti, visto che risulta assai problematico ridestarla dal sonno quel tanto che basta da rimetterla in piedi, procedere verso il bagno e poi successivamente verso il proprio letto. A raccontarla così sembra quasi facile, ma in realtà è una vera e propria impresa, non priva di rischi, soprattutto per chi prova a svegliarla: intanto, chiamarla dolcemente sussurandole qualche parola tenera all' orecchio risulterà perlomeno inutile, e si passerà pertanto a schiaffeggiarla (con intensità direttamente proporzionale alla conseguente prontezza di una sua eventuale risposta) sulle guance. A questo punto, con grande padronanza di riflessi, sarà necessario schivare i colpi che la giovane sonnambula cercherà di portare a segno nei confronti di chi sta disturbando il suo sonno; ergo, con il sottofondo musicale di inviti più o meni energici ad un veloce e pieno risveglio, Arianna si metterà miracolosamente in piedi, alla ricerca delle proprie ciabatte e, non si sa per quali motivi causati dalle ragioni dell'inconscio, si metterà a mimare un cane che scava una buca per nascondervi l' osso. Ecco, dopo averle messo le ciabatte ai piedi, la conduco fino alla porta del bagno e, una volta uscita dal gabinetto, la guido fino a raggiungere il proprio letto, sopra il quale ella crolla infine esausta e senza memoria.
Ad ogni modo, nel frattempo anche mia moglie avrà spento il suo computer e se ne sarà andata a dormire.
Solo a quel punto, riesco a sentirmi nuovamente un uomo libero. Il telecomando non è più presidiato da mani altrui, lo schermo della tv del soggiorno è finalmente in attesa di un mio imput ed io sono altrettanto curioso di vedere cosa offriranno oggi i palinsesti. Poco o niente, come al solito. E siccome magari non è serata in cui si trovi un programma di approfondimento tipo Report, Annozero (a me non piace il personaggio Santoro ed i vari politici antipaticissimi, ma mi piacciono i servizi in cui si vede la gente e lo spazio concesso per portare alla luce i problemi, oltre ovviamente alle esilaranti vignette del grandissimo Maestro Vauro).
Se non c' è nessuna trasmissione intelligente, cercherò affannosamente qualche telefilm di azione in cui si spara dal primo all' ultimo minuto ed i colpi di scena si sprecano a profusione, magari con irruzioni da parte di squadre speciali SWAT e teste di cuoio dei reparti speciali. Impresa titanica che difficilmente troverà successo e, pertanto, spegnerò malinconicamente la tv rimpiangendo i soldi del canone e dell' abbonamento rai e maledicendo la solita corrottissima casta politica che si nutre dei soldi delle mie tasse.
Ergo torno davanti al mio computer ed inizierò a cercare su Youtube nuovi filmati su tecniche modellistiche, tutorial grafici e cose simili, navigando per un paio d' ore senza pensieri. Quando poi mi accorgerò che la mia vista diventa sempre più offuscata e le parole sempre più difficili da essere lette e decifrate, mi deciderò a spegnere il pc, non prima di avere ricontrollato per l' ennesima volta la mia casella di posta elettronica.
Ebbene, l' odissea non è affatto finita, anzi. In genere la situazione standard prevede che io trovi il mio posto sul letto già occupato dalla piccola Martina che, senza troppi problemi, si è messa nella posizione più comoda per lei e che - come è ovvio che sia - non lascia libero nemmeno un centimetro del resto del lettone. Mia moglie nel frattempo russerà come un camionista bulgaro ubriaco e, tra il dire ed il fare, sarò fortunato se riuscirò a prendere sonno nel giro di mezz' ora o tre quarti d' ora. Poi, magari, nel pieno di quel poco sonno che il destino mi concede avaramente, vengo svegliato nel cuore della notte da quella maledettissima zanzara che, con tutto lo spazio che c' è nell' universo e nelle galassie, non trova niente di meglio da fare che punzecchiare lamia pelle ma - soprattutto - disturbare il mio sonno con il suo maledettissimo ronzio. A tal punto, per ovviare quanto prima a tale spiacevole inconveniente, con gli occhi ancora chiusi afferro la racchetta antizanzare ed inizio a mulinarla furiosamente nel buio, sperando con tutto il cuore di abbrustolire il prima possibile quella dannatissima zanzara mandata dal diavolo stesso per disturbare il sonno dei giusti. Dopo mezz' ora di infruttuosi tentativi, mi lascerò cadere esanime sul materasso, mandando affanculo la zanzara e chi ama gli insetti, riproponendomi di assumere un pipistrello (voracissimo di zanzare!) quanto prima, oltre ariempire il comodino di piante carnivore.
Non riesco nemmeno a realizzare di essermi riaddormentato che vengo puntualmente risvegliato dalle tremende gomitate che mia figlia mi infligge nello stomaco e, nemmeno il tempo di rimetterle le braccia nella giusta posizione più lontano da me che... si ripropone il problema.
Bah, non so come riuscirò a riaddormentarmi, forse per sfinimento. E così puntualmente avviene. peccato soltanto che la sveglia si faccia sentire appena un' ora dopo e mi condanni ad un' altra giornata d' inferno, con le voci squillanti delle mie figlie che squarciano la quiete del mattino e distruggono impietosamente i miei timpani, mentre cerco rifugio da tanto baccano rifugiando la testa sotto il cuscino. Tentativo inutile, nemmeno lì riuscirò a trovare conforto, alla ricerca di quella pace necessaria per riprendere i miei sensi. E lì, sotto assedio, tra urla da parte di mia moglie che dirige le figlie verso il tavolo per la colazione o verso il bagno per le operazioni di lavaggio ed igiene personale, si esauriscono come sempre le mie ultime speranze di un risveglio "normale", e sogno di scambiare il mio posto con quello di una cavia da laboratorio sul tavolo della vivisezione.
E questa come la chiamereste se non TORTURA?
Niente di tutto questo. Oggi mi soffermerò a parlare di una tortura tanto crudele quanto sottile, che si annida potenzialmente in ogni famiglia del mondo.
Come sapete, il sonno è uno dei bisogni fisiologici primari di ogni essere vivente - perlomeno nel regno animale - e nessun individuo può sopravvivere alla mancanza di riposo se questa si potrae in un tempo eccessivamente lungo.
Ebbene, tutto questo preambolo per spiegare ciò che avviene nel mio manicomio (pardon, casa mia), da sera a mattina. Si comincia dal dopo - cena, inteso come quel momento in cui devi convincere le tue figlie a lavarsi le mani ed i denti come igiene e regole di buona creanza imporrebbero: quotidianamente, si rinnova puntuale la lotta tra le belve ed il domatore di fiere ferocissime, poichè le mie pargole sembrano alquanto refrattarie ad eseguire spontaneamente ed autonomamente questa sorta di invito che rinnovo loro dopo ogni pasto che esse consumino.
Nel migliore dei casi, una volta convinte di buon grado ad accettare questa pur doverosa minima imposizione paterna, nel giro di pochi minuti il pavimento del bagno sarà inevitabilmente allagato (in stile Alluvione dell' Arno del 1966) a causa della solita ed inevitabile battaglia tra le due piccole pesti per assicurarsi la posizione migliore davanti al lavabo, dalla quale si può sicuramente usufruire di un accesso migliore al getto d' acqua offerto dal rubinetto centrale: ovviamente sarà una lotta senza esclusione di colpi, tra gomitate, schiaffi e calci che farebbero impallidire pure Chuck Norris.
Ovviamente, la conseguenza fisiologica e scientifica di tale lotta tremenda per la supremazia nel bagno sarà una terrificante scena post-apocalittica con acqua e sapone sparsi dappartutto, con l' alluvione di cui sopra.
Ma la cosa peggiore causata da questo scenario sarà l' urlo spaventoso in stile tirannosaurus rex di Jurassic park che fuoriuscirà dalle fauci di mia moglie che, con scarsa compostezza e poco fair-play, prenderà assai maluccio la visione di tale spettacolo in bagno, esibendosi in ululati di rabbia da far raggelare le vene anche in un licantropo.
Certo, ad evitare le sue rappresaglie nei confronti del resto del mondo al di fuori del bagno, sarà impresa ardua perfino per un battaglione di poliziotti e carabinieri in assetto anti-sommossa.
Nel frattempo, dopo un breve armistizio durante il quale esse indossano il pigiama, le piccole pesti si precipitano nel soggiorno e ricominciano le ostilità,queste continueranno a combattere ferocemente per ottenere la posizione più comoda e vantaggiosa (ovvero dove si può vedere al meglio la tv), tra pianti e lamenti di presunte ingiustizie ai propri danni da lamentare nei confronti dell' assai perplesso genitore nei paraggi.
Con un ruggito leonino convincente quanto basta, riesco ogni volta a convincere le monellacce a sospendere la battaglia, fin tanto che, una volta che mi sarò pronunciato in merito, sentenzierò in maniera equa e salomonica che ognuna di loro dovrà usufruire di pari vantaggi ed equivalente spazio per godere della visione della tv. Dopo pochi minuti arriverà mia moglie che, prendendo possesso del computer portatile, inizierà a presidiare la propria pagina personale su Facebook e si diletterà con quegli insulsi giochini on-line nei quali trova relax, buon per lei...
Nel frattempo, il sottoscritto controlla la postazione dell' altro computer, quello fisso, collocato sulla scrivania in un angolo del soggiorno: come al solito, mi dividerò tra il verificare ogni tre secondi se arriva o meno qualche nuovo messaggio di posta elettronica nella mia casella mail su Libero ed il cazzeggiamento puro sul web, navigando su Ebay alla ricerca dei miei soldatini preferiti (i GIJoe della Hasbro degli anni 80 e 90) e l' invio costante ed infruttuoso di curricula via mail, presso aziende in ogni angolo del globo. A questo punto, credo che gli unici a non avere il mio curriculum vitae siano rimasti solo i terroristi di Al-Queda.
Ad ogni modo, mentre mia moglie continua a svagarsi sull' altro computer (con un occhio al portatile e l' altro alla tremenda soap "Un posto al sole" di Raitre, che annichilisce la mia pazienza da troppi anni), la piccola Martina abbandona lo spazio che le avevo assegnato sul divano per infilarsi tra le braccia di sua madre ed addormentarsi serenamente tra le braccia materne.
A questo punto la piccola criminale - che non ci pensa proprio a voler dormire nel proprio lettino ma preferisce, ahimè, assopirsi nel lettone di mamma e papà - una volta addormentata profondamente, verrà sistemata sul proprio lettino, con la speranza (spesso vana) che il suo sonno duri almeno fino al mattino seguente.
In realtà, la piccola brigante quasi sempre si sveglierà non più tardi di un paio di ore dopo e, dopo qualche lamento piagnucoloso, si potranno udire in breve i suoi passetti affrettati nel corridoio alla volta della stanza matrimoniale, una volta raggiunta la quale ella si infilerà senza troppi complimenti nel lettone, incuneandosi a forza nello spazio (piccolo) tra me e mia moglie.
Ma torniamo indietro di un paio di ore. Appena messa a letto le piccola, come appena spiegato, inevitabilmente tocca alla sorella maggiore, che si addormenta inesorabilmente nel giro di cinque minuti o meno. E qui cominciano le note dolenti, visto che risulta assai problematico ridestarla dal sonno quel tanto che basta da rimetterla in piedi, procedere verso il bagno e poi successivamente verso il proprio letto. A raccontarla così sembra quasi facile, ma in realtà è una vera e propria impresa, non priva di rischi, soprattutto per chi prova a svegliarla: intanto, chiamarla dolcemente sussurandole qualche parola tenera all' orecchio risulterà perlomeno inutile, e si passerà pertanto a schiaffeggiarla (con intensità direttamente proporzionale alla conseguente prontezza di una sua eventuale risposta) sulle guance. A questo punto, con grande padronanza di riflessi, sarà necessario schivare i colpi che la giovane sonnambula cercherà di portare a segno nei confronti di chi sta disturbando il suo sonno; ergo, con il sottofondo musicale di inviti più o meni energici ad un veloce e pieno risveglio, Arianna si metterà miracolosamente in piedi, alla ricerca delle proprie ciabatte e, non si sa per quali motivi causati dalle ragioni dell'inconscio, si metterà a mimare un cane che scava una buca per nascondervi l' osso. Ecco, dopo averle messo le ciabatte ai piedi, la conduco fino alla porta del bagno e, una volta uscita dal gabinetto, la guido fino a raggiungere il proprio letto, sopra il quale ella crolla infine esausta e senza memoria.
Ad ogni modo, nel frattempo anche mia moglie avrà spento il suo computer e se ne sarà andata a dormire.
Solo a quel punto, riesco a sentirmi nuovamente un uomo libero. Il telecomando non è più presidiato da mani altrui, lo schermo della tv del soggiorno è finalmente in attesa di un mio imput ed io sono altrettanto curioso di vedere cosa offriranno oggi i palinsesti. Poco o niente, come al solito. E siccome magari non è serata in cui si trovi un programma di approfondimento tipo Report, Annozero (a me non piace il personaggio Santoro ed i vari politici antipaticissimi, ma mi piacciono i servizi in cui si vede la gente e lo spazio concesso per portare alla luce i problemi, oltre ovviamente alle esilaranti vignette del grandissimo Maestro Vauro).
Se non c' è nessuna trasmissione intelligente, cercherò affannosamente qualche telefilm di azione in cui si spara dal primo all' ultimo minuto ed i colpi di scena si sprecano a profusione, magari con irruzioni da parte di squadre speciali SWAT e teste di cuoio dei reparti speciali. Impresa titanica che difficilmente troverà successo e, pertanto, spegnerò malinconicamente la tv rimpiangendo i soldi del canone e dell' abbonamento rai e maledicendo la solita corrottissima casta politica che si nutre dei soldi delle mie tasse.
Ergo torno davanti al mio computer ed inizierò a cercare su Youtube nuovi filmati su tecniche modellistiche, tutorial grafici e cose simili, navigando per un paio d' ore senza pensieri. Quando poi mi accorgerò che la mia vista diventa sempre più offuscata e le parole sempre più difficili da essere lette e decifrate, mi deciderò a spegnere il pc, non prima di avere ricontrollato per l' ennesima volta la mia casella di posta elettronica.
Ebbene, l' odissea non è affatto finita, anzi. In genere la situazione standard prevede che io trovi il mio posto sul letto già occupato dalla piccola Martina che, senza troppi problemi, si è messa nella posizione più comoda per lei e che - come è ovvio che sia - non lascia libero nemmeno un centimetro del resto del lettone. Mia moglie nel frattempo russerà come un camionista bulgaro ubriaco e, tra il dire ed il fare, sarò fortunato se riuscirò a prendere sonno nel giro di mezz' ora o tre quarti d' ora. Poi, magari, nel pieno di quel poco sonno che il destino mi concede avaramente, vengo svegliato nel cuore della notte da quella maledettissima zanzara che, con tutto lo spazio che c' è nell' universo e nelle galassie, non trova niente di meglio da fare che punzecchiare lamia pelle ma - soprattutto - disturbare il mio sonno con il suo maledettissimo ronzio. A tal punto, per ovviare quanto prima a tale spiacevole inconveniente, con gli occhi ancora chiusi afferro la racchetta antizanzare ed inizio a mulinarla furiosamente nel buio, sperando con tutto il cuore di abbrustolire il prima possibile quella dannatissima zanzara mandata dal diavolo stesso per disturbare il sonno dei giusti. Dopo mezz' ora di infruttuosi tentativi, mi lascerò cadere esanime sul materasso, mandando affanculo la zanzara e chi ama gli insetti, riproponendomi di assumere un pipistrello (voracissimo di zanzare!) quanto prima, oltre ariempire il comodino di piante carnivore.
Non riesco nemmeno a realizzare di essermi riaddormentato che vengo puntualmente risvegliato dalle tremende gomitate che mia figlia mi infligge nello stomaco e, nemmeno il tempo di rimetterle le braccia nella giusta posizione più lontano da me che... si ripropone il problema.
Bah, non so come riuscirò a riaddormentarmi, forse per sfinimento. E così puntualmente avviene. peccato soltanto che la sveglia si faccia sentire appena un' ora dopo e mi condanni ad un' altra giornata d' inferno, con le voci squillanti delle mie figlie che squarciano la quiete del mattino e distruggono impietosamente i miei timpani, mentre cerco rifugio da tanto baccano rifugiando la testa sotto il cuscino. Tentativo inutile, nemmeno lì riuscirò a trovare conforto, alla ricerca di quella pace necessaria per riprendere i miei sensi. E lì, sotto assedio, tra urla da parte di mia moglie che dirige le figlie verso il tavolo per la colazione o verso il bagno per le operazioni di lavaggio ed igiene personale, si esauriscono come sempre le mie ultime speranze di un risveglio "normale", e sogno di scambiare il mio posto con quello di una cavia da laboratorio sul tavolo della vivisezione.
E questa come la chiamereste se non TORTURA?
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Dai "Carmina Burana":
"Poiché provo nel mio animo un forte turbamento, al colmo dell'amarezza mi lamento di me stesso. Formato di materia assai leggera, mi sento simile ad una foglia con la quale gioca il vento. Mentre è proprio del saggio porre sulla roccia salde fondamenta, io stolto, mi paragono ad un fiume sempre in corsa che non si ferma mai sotto lo stesso cielo. Vado alla deriva come una nave priva di nocchiero, come un uccello che vaga per le vie del cielo; non c'è catena che mi trattenga, né chiave che mi rinchiuda, cerco i miei simili e mi unisco così ai malvagi. Condurre una vita austera è per me quasi impossibile; io amo infatti il gioco che mi piace più del miele. Qualunque impresa mi chieda Venere, che non risiede mai negli animi meschini, è una piacevole fatica. Percorro la via più facile com'è proprio dei giovani, e mi irretisco nei vizi scordando la virtù; più avido del piacere che della vita eterna, sono ormai morto nell'anima e curo solo il corpo."